Un cittadino di Barlassina, nella provincia di Monza e della Brianza, è stato multato per aver coperto in autonomia una buca su una strada comunale.
Aveva deciso di compiere un gesto per la comunità, dati i numerosi appelli rimasti inascoltati dall’amministrazione, ma è stato multato. Questo quanto accaduto qualche giorno fa ad un cittadino di Barlassina, nella provincia di Monza e della Brianza.
Il racconto è arrivato, come capita ormai spesso, attraverso un post sui social network dove è stato lo stesso protagonista a spiegare tutta la vicenda che ha lasciato senza parole non solo i suoi concittadini, ma tutti gli utenti.
Barlassina, ripara la strada a sue spese: arriva una multa da oltre 600 euro
Una storia da molti utenti definita “incredibile” quella che vede protagonista Claudio Trenta, cittadino di Barlassina, piccolo centro di circa 6mila abitanti nella provincia di Monza e della Brianza. Tutto ha inizio lo scorso 26 aprile quando, come spiegato da Trenta attraverso un post pubblicato sul gruppo Facebook “Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta)”, da lui stesso amministrato, ha deciso di comprare del bitume per riparare una buca apertasi lungo l’attraversamento pedonale tra via Monte Santo e viale Trieste. Una volta sul posto, riporta la redazione di Monza Today, ha rattoppato il cratere in pochi minuti ed a sue spese.
Una decisione arrivata poiché i suoi appelli e quelli dei concittadini all’amministrazione comunale non avevano portato alla risoluzione del problema, nonostante si fossero registrate diverse cadute a causa della buca.
Purtroppo, però, il suo gesto lo ha portato ad una sanzione di 662 euro, che salgono a 882 se non viene pagata entro cinque giorni dalla notifica. Nel dettaglio, Trenta avrebbe violato l’articolo 21/1-4 del Codice della Strada considerato che avrebbe effettuato un intervento su una strada comunale senza essere autorizzato ed in possesso delle competenze. Oltre al pagamento, la multa prevede che l’uomo rimuova il catrame e riporti la strada come si presentava prima “dell’opera abusiva”.
In molti si sono detti indignati sui social per quanto accaduto tanto che, scrive Monza Today, hanno deciso di lanciare una raccolta fondi sulla piattaforma Gofoundme per pagare la sanzione.