Tutti i bonus per la casa, come quello da utilizzare per la ristrutturazione, possono essere trasferiti agli eredi in caso di decessi: a patto però che siano rispettati due criteri. Vediamo quali.
In questi anni di difficoltà economica e crisi, molti di noi hanno fatto ricorso ai bonus messi a disposizione dal Governo per prendersi cura della propria casa. Uno di questi è il Bonus Ristrutturazioni, un’agevolazione fiscale nata per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici attraverso interventi come l’installazione di pannelli solari sul tetto, l’isolamento termico delle pareti, la sostituzione di finestre e infissi o l’ammodernamento delle caldaie.
È una circostanza sfortunata a cui non si vorrebbe pensare, ma che succederebbe se il beneficiario di questo contributo a un certo punto venisse a mancare? Le quote residue di detrazione che gli spettavano vanno perse oppure possono essere trasferite a un erede? Il Governo ha pensato anche a questo.
Passare in eredità i bonus casa: in quali circostanze
Il Bonus Ristrutturazioni, proprio come gli altri contributi per la casa, ha in sé un vantaggio in caso di decesso del beneficiario. La legge infatti prevede che le detrazione residue spettanti al beneficiario deceduto possano passare ai suoi eredi. Significa che se il beneficiario del Bonus Ristrutturazioni morisse prima che i lavori fossero completati, gli eredi non perderebbero questo contributo e riuscirebbero a portare a termine la ristrutturazione con tutti i benefici fiscali precedentemente ricevuti.
Questo trasferimento è consentito a patto che siano rispettate alcune condizioni, due in particolare. Prima di tutto, perché gli eredi possano beneficiare delle detrazioni residue è necessario che siano i legittimi eredi del beneficiario deceduto e, in secondo luogo, che subentrino nella detenzione materiale e diretta dell’immobile in cui sono stati avviati i lavori. Significa che gli eredi (o l’erede singolo) devono essere i nuovi proprietari della casa in ristrutturazione.
Il trasferimento delle detrazioni residue non è automatico: gli eredi infatti dovranno presentare la richiesta di trasferimento delle quote residue di detrazione entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello in cui venuta a mancare la persona in questione, oltre a una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.