Come comportarsi se si è subito un danno a causa delle buche non riparate dal Comune? Lo si può diffidare o denunciare? Questo è ciò che dice la legge.
Sono tante le strade del nostro Paese che sono danneggiate o parzialmente distrutte o rovinate da buche. Una situazione che mette a repentaglio non solo noi stessi, ma in alcuni casi anche le nostre vetture. Ciò può essere causato sa da eventi climatici, come pioggia o neve, sia da interventi di natura urbanistica, come la posa di tubi o cavi per wi-fi o acqua.
Fatto sta che non è raro leggere di qualcuno che proprio a causa delle strade ridotte a un colabrodo, si è slogato o fratturato una caviglia, arrivando anche a casi più gravi, come la morte di una motociclista a Roma a causa delle radici sporgenti sul manto stradale di via Cristoforo Colombo. Cosa si può fare in questi casi? Si può diffidare o denunciare la municipalità, quindi il Comune? Vediamo cosa dice la legge italiana.
Buche nel manto stradale: è possibile diffidare il Comune per il danno?
Stando al Codice della strada, articolo 14, i proprietari delle strade, in questo caso il Comune, deve mantenerle funzionanti e in ottimo stato per permetterne l’uso. Un cittadino che si ritrova a dover convivere con un manto stradale mancante di riasfaltatura può inviare una diffida alla municipalità, mandandola con una Pec o una raccomandata in cui intima i lavori all’asfalto, e comunicando al Comune che sarà ritenuto responsabile per danni a persone o cose.
Nel caso non si ricevesse risposta, si potrà allora richiedere l’intervento di un difensore civico, che ha il compito proprio di vigilare sul buon funzionamento di questi aspetti, e se anche questo intervento non dovesse essere sufficiente, ci si potrà rivolgere a un giudice con l’assistenza di un legale.
Attenzione, poi, perché il Comune è responsabile del corretto mantenimento anche delle strade private ad uso pubblico. Nel caso un cittadino riesca a dimostrare la sua colpa, la municipalità sarà tenuta a pagarne i danni per intero, nella somma stabilita dal tribunale.