Potresti ricavare una vera fortuna dalla vendita di questi giocattoli, i collezionisti ne vanno matti. Se anche tu li hai in casa valuta seriamente di metterli in vendita, il prezzo è folle!
Esistono collezionisti di tutti i tipi: quelli che collezionano t-shirt, cimeli del cinema o degli artisti musicali, auto e moto, borse griffare, gioielli fino ad arrivare ai classici francobolli e vinili. Esiste poi una categoria di persone che ama collezionare giocattoli di altri tempi e non solo.
Per questa categoria di collezionisti più un giocattolo è raro e difficile da trovare più è tentato dallo spendere anche una fortuna per accaparrarselo. I giocattoli di cui ti parleremo in questo articolo sono presenti in ogni casa, e venderli probabilmente non sarà un sacrificio, soprattutto una volta scoperto il prezzo che l’offerente vuole investire nell’acquisto di tali cimeli.
Questi giocattoli valgono una fortuna, non buttarli e mettili in vendita
Negli anni Ottanta e Novanta, molte note aziende dolciarie, decisero di incentivare le vendite con campagne di marketing ben studiate ed innovative. Molte di queste mettevano in vendita il loro prodotto accompagnato da una sorpresa. Proprio la Mulino Bianco in quei decenni avviò una vera e propria corsa al collezionismo e migliaia di consumatori correvano a comprare merendine e biscotti per accaparrarsi la sorpresa del momento.
Con il tempo questa strategia di vendita è andata a scemare, ma alcuni collezionisti sono ancora innamorati delle splendide sorprese di quei tempi, finendo a spendere una fortuna pur di aggiudicarsi un giocattolo. Se oggi hai tra i 30 e 40 anni probabilmente hai ancora qualcuna di queste sorprese in qualche parte della tua cameretta.
Le sorprese ricercatissime sono proprio quelle che in quegli anni si collezionavano come i micro amici, le mascotte del mulino o le bandiere. Queste spesso si trovavano all’interno di una scatola di fiammiferi marchio inconfondibile di quegli anni. Oggi queste sorprese vengono vendute su Ebay per cifre che si aggirano dai 200 ai 500 euro. Cifre assurde se si pensa che queste erano un omaggio sull’acquisto di un pacco di merendine.