Se fai il barbecue all’aperto puoi essere multato? In alcuni casi sì: ecco tutto quello che devi sapere prima di pensare di fare qualcosa del genere in una residenza privata
Si sta avvicinando il Primo Maggio e questo significa solo una cosa: come per tutte le festività di questo periodo – Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e appunto Festa dei Lavoratori – le persone hanno la tendenza a volersi godere le belle giornate, uscendo di casa e andando a passare il tempo in posti bellissimi illuminati dal sole dove si può trascorrere del tempo con gli amici.
Alcuni invece se hanno dello spazio oppure un giardino decidono di rimanere a casa e di fare la famosa grigliata di carne che è sempre molto appetitosa: prima di organizzare tutto per la festa, però, ci sono delle cose che dovete assolutamente sapere.
Se fai il barbecue all’aperto puoi essere multato?
Ci sono delle nuove norme antinquinamento che hanno a che fare con le restrizioni non solo per le macchine ma anche per le combustioni. Questo fa sì che anche il barbecue rientri tra questo, perciò state molto attenti prima di prendere la decisione di mettervi alla griglia.
Infatti, se nel luogo in cui vi trovate è in vigore questa legge che stabilisce il divieto di combustioni all’aperto, potresti ricevere davvero una multa piuttosto salata.
Con l’arrivo della nuova stagione le grigliate sono un hobby davvero molto divertente e appagante per moltissime persone. Nel giardino però ci sono delle regole da rispettare.
Il Codice Civile su questo argomento dichiara che il proprietario di una casa può impedire le immissioni di fumo che arrivano dal vicino, sempre se non superano la normale tollerabilità. Certo, c’è anche da capire quale sia il criterio della normale tollerabilità dell’uomo, quindi sta a voi capire quanto i vostri vicini abbiano intenzione di sopportare il fumo e l’odore che arriverà dalla vostra abitazione. Nel caso non dovessero sopportare, potrebbero avere tutto il diritto di denunciare il “fastidio”, dunque la cosa più intelligente da fare sarebbe essere sinceri con le persone che ci vivono vicino e chiedere loro una sorta di “permesso”.