Grandi cambiamenti in vista per le pensioni, due le novità più importanti che interesseranno proroghe ed ape sociale. Ecco tutti i dettagli da conoscere.
Tra le materie toccate principalmente dall’operato del nuovo Governo Meloni c’è sicuramente la riforma del sistema pensionistico e fiscale. Tante quindi le novità che toccheranno pensionati e lavoratori. In primis è stato previsto uno scivolo per la pensione fino a cinque anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici.
Aggiornamenti sul contratto di espansione, il quale ha subito una proroga interessante, anche se al momento si tratta solo di bozze, la cui approvazione è prevista per il prossimo mese. Insieme a queste novità troviamo anche quella legate all’ApE sociale e all’Opzione Donna, entrambi molto attesi. Guardiamo ora bene nel dettaglio queste importanti novità.
Pensioni, novità in arrivo
La crisi economica ha sicuramente stretto la sua morsa anche intorno alle imprese di tutto il territorio. Proprio per gestire i conseguenti cambiamenti organizzativi di tutte quelle imprese in difficoltà economica, è possibile ricorrere al cosiddetto scivolo pensionistico. Ecco è destinato a tutti quei lavoratori che si trovano a massimo 5 anni dalla pensione, i quali possono accedere ad un trattamento di integrazione salariale straordinario.
La proroga è prevista fino al 2025, potendo così avviare una proceduta di consultazione finalizzata alla stipula di un contratto di espansione. Oltre al contratto di espansione è consentito alle imprese di pianificare le uscite dei lavoratori più anziani. Cambiamenti anche per richiedere l’ ApE Sociale, ovvero l’Anticipo Pensionistico rivolto a chi ha diritto alla pensione sociale, in particolare i lavoratori che svolgono mansioni gravose, gli invalidi civili almeno al 74 %, e i caregiver. I termini per presentare le domande scattano rispettivamente il 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre.
Per quanto riguarda l’Opzione Donna, che può essere richiesta dalle lavoratrici che hanno maturato almeno 35 anni di contributi e con un’età pari ad almeno 60 anni, non ci sono particolari novità. Per queste lavoratrici è necessario assistere un parente di primo grado convivente afferro da grave handicap, presentino una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%. Bisognerà attendere ancora qualche settimana per avere più informazioni a riguardo.