L’automobilista deve sempre essere aggiornato sulla sua situazione dei punti sulla patente? Scopriamo cosa dice la legge in merito.
Come è noto, tutti coloro che guidano un’auto hanno a disposizione un certo numero di punti, nello specifico 20. Questi ultimi possono essere decurtati nel momento in cui si commettono gravi infrazioni al Codice della strada, e per riottenerne in parte è necessario seguire dei corsi di scuola guida. Nel caso tutti i punti finissero, non si avrà più la possibilità di circolare e bisognerà rifare la patente.
Ma cosa dice la legge in merito? È il guidatore a dover controllare con cura i punti, ed è sempre lui il responsabile nel caso la Motorizzazione non lo avvisi sul nuovo totale a sua disposizione? In merito ci sono diverse sentenze, vediamo allora cosa hanno stabilito e qual è la regola da seguire secondo la nostra normativa legislativa.
Cosa dice la legge: l’automobilista deve sempre essere al corrente del numero di punti sulla patente?
Ebbene, per legge è proprio il guidatore a dover essere la prima persona informata sul numero aggiornato dei punti sulla patente, a prescindere che venga comunicato o meno tempestivamente dalla Motorizzazione. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che la comunicazione da parte dell’Anagrafe nazionale è puramente a carattere informativo, ma è il verbale di contestazione ad essere l’accertamento vero e proprio della perdita dei punti.
Nel caso il saldo patente risultasse zero, l’automobilista potrà essere quindi soggetto a una revisione della patente. In questo caso, come già accennato, dovrà seguire un corso di scuola guida per recuperarli. Questo è stato stabilito dal 26-bis del Dlgs 285/1992, con cui si è stabilito questo nuovo sistema di circolazione. Il comma 3 dello stesso stabilisce inoltre che sia l’Anagrafe a comunicare il saldo dei punti, ma ciò non è sufficiente a contestare una sospensione della patente.
Il motivo è chiaro: l’automobilista deve e può informarsi sul suo numero di punti autonomamente, seguendo le direttive del Dipartimento per i trasporti terrestri. Non è possibile quindi utilizzare la “scusa” di non aver ricevuto comunicazione per evitare le conseguenze previste dal Codice stradale.