Spesso puoi sfruttare ancora le banconote strappate, stropicciate o rovinate, oppure puoi fartele cambiare. Altre volte invece diventano proprio unitili: vediamo insieme cosa fare.
In un bar o al ristorante, dal benzinaio o al supermercato: quando paghiamo, capita spessissimo di recuperare banconote e monete di resto e, per fretta o comodità, di infilarle nella prima tasca utile. Lo facciamo tutti, e puntualmente quando le tiriamo fuori, magari per effettuare il pagamento successivo in un altro luogo, ci accorgiamo che in mano abbiamo una banconota malamente accartocciata, strappata in uno o più lati oppure una moneta gravemente scheggiata.
Può succedere: la carta, anche quella su cui vengono stampati i soldi, è molto delicata e per questo spesso rischiamo di comprometterla per sempre. A volte però il danno è minore di quanto pensiamo e prima di colpevolizzarci dobbiamo provare a trovare la soluzione. Siccome la carta moneta ha un determinato valore, la legge dello Stato Italiano ha previsto la possibilità di sostituire il denaro, quando questo non sia stato distrutto in modo irrecuperabile.
Soldi rotti: cosa fare
Sebbene siano stampate su carta di fibra di cotone, su cui viene aggiunta una speciale filigrana, qualsiasi tipo di banconota può danneggiarsi. Lo stesso vale per le monete. Quando si rovinano, si stropicciano, si lesionano o si hanno in mano dei soldi rotti, la prima (e unica) cosa da fare è provare a cambiarli in una delle filiali della Banca d’Italia sparse su tutto il territorio. Sono gli unici istituti finanziari in grado di accettare banconote e monete danneggiate ed eventualmente sostituirle con altre con cui potrai regolarmente pagare in ogni esercizio commerciale.
La sostituzione dei soldi rotti da parte della Banca d’Italia è gratuita ma è comunque prevista una commissione solo nel caso in cui il danno sia stato provocato da un dispositivo antirapina. Devi fare attenzione però perché questo meccanismo non funziona sempre. Quando, per esempio, i danni o la semplice usura dei soldi è imputabile alla malafede o alla colpa di chi le possiede, la Banca non può fare purtroppo più nulla. Come nel caso in cui le banconote siano rimaste a brandelli, bruciate o mancati di più della metà.