Di quanto aumenteranno gli stipendi con il taglio del cuneo fiscale: l’informazione che tutti voi interessati aspettavate di sapere
Sono stati messi da parte tre miliardi di euro per il noto taglio del cuneo fiscale per i lavoratori che percepiscono degli stipendi molto bassi. Si tratta di una legge emanata dal Governo nata con lo scopo di accontentare tutte le persone che avevano giudicato debole l’intervento presente nella prima bozza del testo. Come ricordiamo bene tutti, il Decreto legge 115 2022 aveva previsto per i lavoratori dipendenti un taglio dei contributi previdenziali per tutti coloro che percepivano, all’anno, all’incirca 35mila euro lordi.
A questa misura si aggiunge il taglio dei contributi già operativo per tutti coloro che ne beneficiano già dal mese di gennaio, di circa quasi l’1%.
Di quanto aumenteranno gli stipendi con il taglio del cuneo fiscale
Questa manovra finanziaria è stata approvata dal Governo di Meloni e hanno aggiunto uno sconto tutto nuovo contributivo che è pari all’1% da applicare ai redditi che vanno fino ai 25mila euro. La spesa annuale, come abbiamo detto in precedenza, vede una cifra che tocca i 5 miliardi di euro.
Questo intervento dovrebbe essere effettuato per il periodo che va da maggio a dicembre, e in linea teorica dovrebbe consistere in una riduzione di un nuovo punto di percentuale. Si prevedeva una riduzione del 5% degli oneri per tutti i lavoratori dipendenti. Insomma, non è affatto una cattiva notizia: sono soldi che andrebbero risparmiati e che ci permetterebbero di avere una vita più adagiata.
Inoltre ricordiamo che la proposta di Confindustria dello scorso anno era quello di fare un taglio strutturale del costo del lavoro, dunque le idee sono cambiate molto nel corso di tutti questi mesi.
Adesso però c’è una cosa importante da capire: in che modo gli stipendi beneficeranno di queste novità? Coloro che pagano le tasse, in qualche modo, stanno per essere premiati. La riduzione più alta dei contributi per gli stipendi, infatti, arriva fino ai 25mila euro. Per quelli che invece percepiscono fino ai 35mila euro annui, la percentuale sarà all’incirca del 3%.