Hai fatto un colloquio di lavoro per il quale ti eri preparato molto e ti hanno respinto? Il problema potrebbe essere questo. Lo risolvi così.
Trovare lavoro oggi è diventato sempre più difficile, tra salari bassi, contratti a termine e proposte poco serie. Sono tanti i giovani e gli over 40 che si trovano in difficoltà a sbarcare il lunario a causa di questo problema occupazionale. Sostenere un colloquio non è semplice, si tratta di un momento importante e che suscita parecchio stress in chi lo fa, ed essere respinti da molti è visto come una sconfitta.
Ad avere problemi, tuttavia, non sono solo i candidati, ma anche le società che cercano, le quali lamentano una mancanza di persone adatte al ruolo proposto. Spesso si può trattare di errori commessi involontariamente proprio in sede di intervista e facilmente risolvibili con alcuni accorgimenti, in modo da avere più possibilità di ottenere la posizione desiderata.
Respinto al colloquio di lavoro? Questo potrebbe essere il problema. Risolvilo così
Una delle armi principali che abbiamo per ottenere il lavoro dei nostri sogni è avere un curriculum vitae impeccabile. Molti sottovalutano questo aspetto, in realtà importantissimo per le Risorse Umane della società alla ricerca di candidati. Prima di inviare il cv all’azienda, sarà quindi necessario rileggerlo con cura, cercando di migliorarlo in caso di dati mancanti o incompleti.
Si tratta infatti di una mancanza che salterà subito all’occhio dei selezionatori. Inoltre, meglio controllare che sia scritto grammaticalmente nel modo giusto e siano inserite le nostre reali competenze. Inutile gonfiarle, poiché si tratta di una bugia che verrebbe facilmente fuori e ci farebbe fare una pessima figura.
Infine, evitiamo di scrivere un curriculum vitae troppo lungo: per quanto sia giusto inserire gli studi effettuati, con eventuali specializzazioni o master, e le esperienze lavorative precedenti, è meglio sia breve e conciso. Così facendo non faremo perdere l’attenzione ai selezionatori, inoltre potremo aggiornarlo con maggiore facilità. Stando ad alcuni sondaggi condotti presso dei recruiter, il cv dovrebbe avere una lunghezza massima di una o due pagine. Evitiamo, quindi, inutili “papiri“, e il posto potrebbe essere nostro.