A breve i cittadini italiani diranno addio allo Spid, il quale sarà sostituito a breve dalla Carta d’Identità elettronica, ovvero la CIE. Cosa succederà.
Novità per tutti i cittadini italiani che finora per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione utilizzavano le loro credenziali digitali sotto forma di Spid. Quest’ultimo, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe presto sparire, sostituito dalla Carta d’Identità Elettronica. Si tratta di una misura che semplificherà notevolmente la nostra vita, poiché avremo nella nostra Carta ID già tutti i mezzi per accedere a servizi basilari.
“Lo Stato deve essere l’unico a poter disporre ed erogare certificati di identità anche digitali, mentre Spid usa identity provider privati” ha detto al Corriere della Sera Alessio Butti, sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione. Finora i cittadini potevano infatti scegliere se utilizzare lo Spid o la CIE, ma l’intento è di cancellare l’uso della prima per far sì che sia solo la seconda a poter essere utilizzata.
Spid “rottamato”: per l’accesso ai servizi si userà a breve solo la Carta d’Identità elettronica
Una richiesta di maggior sicurezza arrivata anche dall’Unione Europea. Sul sito cartadidentità.it sono disponibili tutte le maggiori novità, tra le quali la principale e più importante è quella che permetterà ai cittadini di utilizzare solo le credenziali 1 e 2 per accedere ai servizi non solo della PA ma anche a quelli dei privati che richiedono tale tipo di accesso.
Finora per utilizzare la CIE era necessario utilizzare le credenziali di livello 3, che tuttavia necessitavano di uno smartphone con tecnologia Nfc. Ora invece i cittadini dovranno avere solo user id e password ed eventualmente un codice OTP o un QR code fornito dallo specifico servizio.
Infine, qualora non si avesse con sé fisicamente la tessera, sarà sufficiente inserire il codice PUK e il numero di serie della carta forniti dal Comune. La CIE andrà prima attivata seguendo le indicazioni online, ma le credenziali potranno essere utilizzate anche prima della consegna fisica della carta, inserendo il numero di serie della tessera, il codice fiscale e la prima metà del codice PUK rilasciato sulla ricevuta al momento della richiesta. Per le firme digitali, invece, rimarrà l’uso delle credenziali di livello 3.