Il mercato delle auto rubate è in crescita. Quali sono i modelli preferiti dai ladri che non bisognerebbe acquistare per evitare furti.
Il numero di auto rubate in Italia è in crescita. A rivelarlo un’indagine condotta dall’Osservatorio LoJack, società americana leader nel rilevamento e recupero di beni trafugati. Il loro report “Stolen Vehicle Recovery 2023” evidenzia un aumento dei furti d’auto del 4% nel nostro Paese rispetto al 2021.
Dato interessante è anche quello relativo alla tipologia di auto maggiormente rubata. Il report mostra infatti come una particolare categoria di auto spicchi tra le altre in termini di furti, con la quota record del 47% sul totale dei veicoli sottratti. Solo tre anni fa questa percentuale era al 33%. Vediamo nel dettaglio che cosa emerge dall’indagine e i nuovi trend legati al furto delle auto nel nostro Paese.
Furti d’auto in Italia: le tipologie preferite dai ladri
Il report dell’Osservatorio LoJack mette in luce quali siano le tipologie di auto preferite dai ladri. Nel caso in cui malauguratamente foste proprietari di uno di questi veicoli meglio prestare qualche attenzione in più, anche in relazione a dove vivete. Il report mostra, infatti, come i veicoli preferiti dai ladri siano in assoluto i SUV, i cui furti sono diventati preponderanti in determinate regioni. Record di furti nel centro-nord del Paese, in particolare a Milano e Roma, da dove poi sono rivenduti sul territorio nazionale o trasportati all’estero.
Un furto su 3 di SUV è realizzato poi tramite procedure hi-tech, come la clonazione della chiave, che rappresenta, ad oggi la modalità di furto più utilizzata. Tra i modelli di vetture preferiti dai ladri abbiamo la Fiat Panda in testa, seguita dalla Toyota RAV4, dalle Fiat 500 e 500X e dalla Jeep Compass. I marchi in generale più a rischio quindi risultano essere Fiat, Toyota, BMW, Peugeot e Land Rover. La preferenza dei ladri per i SUV potrebbe essere spiegata dalla crescente preferenza degli italiani per questo tipo di vetture, che risultano essere una percentuale maggiore dei mezzi totali in circolo. Sta comunque di fatto che non è un dato da trascurare.
