Il costo dell’energia è un tema piuttosto caldo negli ultimi mesi e sono diversi gli aiuti promossi dal Governo. Prolungato il bonus energia nel 2023.
L’attuale crisi energetica sta mettendo a dura prova cittadini e imprese. Il costo dell’energia ha raggiunti livelli allarmanti e l’inverno, purtroppo, è solo all’inizio. per questo il Governo, già negli scorsi mesi, ha previsto diversi pacchetti di aiuti per le famiglie in difficoltà.
Tra le misure previste per arginare la difficile situazione di crisi anche il bonus sociale bollette. Si tratta di un aiuto rivolto a quei nuclei familiari in particolari condizioni di disagio economico tale da non poter far fronte all’aumento dei costi di luce e gas. La manovra, vagliata nel 2022, è stata estesa anche al 2023 con alcune modifiche che vanno ad allargare la platea dei beneficiari del bonus sociale.
Bonus sociale 2023: tutte le novità del sostegno alle famiglie contro il caro energia
Dal 1° gennaio 2023 sempre più famiglie in difficoltà potranno beneficiare del bonus sociale per l’energia, l’agevolazione che riduce i costi delle utenze domestiche di acqua gas ed energia elettrica per certi nuclei famigliari. Il Disegno di Legge di Bilancio 2023, ora in fase di approvazione dal Parlamento, innalza, infatti, il tetto ISEE di accesso al bonus sociale bollette.
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Si tratta di un allargamento dei requisiti reddituali che resterà, per ora, in vigore fino a marzo 2023. Si passa dai 12.000 euro di tetto ISEE previsti fino al 2022 ai 15.000 del 2023. Si stima, quindi, che a beneficiare dei bonus sociali dell’energia saranno oltre seicento mila famiglie, che si aggiungono alle già due milioni e cinquecento mila che già ricevono aiuti per le sole bollette della luce, e un milione e cinquecento mila per quelle del gas.
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Sono 21 i miliardi gli euro stanziati dal governo in sede di Legge di Bilancio per gli interventi contro il caro energia di cui 9 rivolti alle famiglie. Al bonus sociale va anche aggiunta l’eliminazione degli oneri di sistema. Questi rappresentano i costi fissi presenti all’interno della bolletta e sono stabiliti dall’Arera, l’autorità regolazione per energia reti e ambiente. La loro eliminazione comporterà un investimento di circa 500 milioni di euro.