Per almeno una parte della popolazione del nostro Paese c’è una buona notizia con entrate in possibile aumento nel corso di questo 2023. Queste sono le comunicazioni che sono ora disponibili e che certificano queste entrate.
La situazione in cui si trova ancora l’Italia a causa della crisi provocata dalla invasione dell’Ucraina è una situazione molto delicata. L’aumento dei prezzi che ha portato a un picco verso l’alto dell’inflazione e quindi ha diminuito per molte famiglie il budget mensile anche solo per la spesa di tutti i giorni è una realtà con cui occorrerà fare i conti per molto tempo ancora. Arrivano però alcune buone notizie che riguardano almeno una parte dei cittadini che nel corso di quest’anno avranno novità per quello che riguarda le loro entrate, con un aumento derivato proprio dal ricalcolo fatto in base all’inflazione di quanto già percepito.
A rientrare nel gruppo dei cittadini che possono avere denaro in più ci sono tutti coloro che appartengono alle categorie lavorative più fragili. Da parte di INPS arrivano infatti novità per quello che riguarda il calcolo di tutta una serie di sussidi da richiedere se non si può lavorare. Ecco le nuove somme e quali sussidi sono coinvolti.
Entrate in aumento, le comunicazioni di INPS
Come accennato in apertura, il problema che si trovano ad affrontare molte famiglie in questo momento è quello legato all’aumento incontrollato dei prezzi di tutto ciò che si trova nei supermercati e dei carburanti. Aumenti che portano a situazioni difficili quando si tratta per esempio di pagare le bollette o le rate di mutui e prestiti.
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Per tutti coloro i quali ricevono però un sussidio economico da INPS perché si trovano in una condizione di disoccupazione ci sono almeno alcune buone notizie. È stata infatti ufficializzata la rivalutazione anche per questi sussidi statali. Nello specifico la rivalutazione è all’8,1%, la stessa percentuale calcolata anche per gli aumenti delle pensioni. Questa rivalutazione porterà ad un aumento degli assegni. Per chi riceve per esempio la NASpI c’è un aumento medio pari a circa 50 euro al mese. Ma lo stesso trattamento di rivalutazione vale anche per le altre forme di sostegno alla disoccupazione, per esempio quella per i lavoratori autonomi e per la disoccupazione agricola.
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Partendo proprio dalla disoccupazione per chi lavora nel settore agricolo la cifra massima per il 2023 che sarà possibile ricevere sale a 1.222,51 euro. Per i lavoratori autonomi che nel corso del 2022 hanno avuto un reddito dichiarato non oltre gli 8.972,04 euro e che fanno quindi richiesta del cosiddetto regime Iscro gli assegni possono arrivare a 881 euro circa.