Per lo più inconsapevoli, molti utenti sono convinti di fare il grande affare online masi si tratta di merce falsa. Cosa fare allora?
Le vendite di prodotti contraffatti online stanno aumentando in modo significativo. Molti acquirenti sono consapevoli di ciò che stanno acquistando, ma in alcuni casi sono tratti in inganno dalle foto o dai nomi di marchi simili a quelli originali.
I falsificatori sfruttano la distrazione dei consumatori e la tendenza compulsiva di acquist2are online, fornendo inoltre prodotti di scarsa qualità. Come può l’acquirente proteggere i propri diritti quando, spesso, il venditore non risponde alle richieste di rimborso o non offre il diritto di recesso? È Amazon responsabile in caso di acquisto di prodotti contraffatti sul suo sito?
Sempre più falsi d’autore sul web
Per proteggere i propri diritti, è importante acquistare solo da siti web affidabili e verificare l’autenticità del prodotto prima di effettuare l’acquisto. In caso di acquisto di prodotti contraffatti su Amazon, la responsabilità potrebbe essere del venditore o di Amazon, a seconda della situazione specifica. È consigliabile contattare il supporto clienti di Amazon per risolvere il problema.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha recentemente giudicato il comportamento della piattaforma di e-commerce che si sottrae alla prestazione di garanzie in caso di vendite effettuate da terzi come illegalmente. In passato, la piattaforma si limitava a rimandare gli acquirenti all’azienda venditrice, ma questo comportamento non è più tollerato. Questa importante decisione, che influisce sulla legislazione degli Stati membri, avrà anche conseguenze sulle normative all’interno del nostro paese.
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I giudici dell’Unione Europea hanno stabilito che il sito di e-commerce che ospita la vendita di merci contraffatte da parte di terze parti è responsabile per le azioni di queste ultime. In particolare, la piattaforma è responsabile per l’utilizzo illecito di marchi altrui se le attività svolte sulla piattaforma indurrebbero un utente ben informato e ragionevolmente attento a considerare la piattaforma direttamente coinvolta nella vendita di prodotti. Ciò che conta, secondo la Corte europea, è la percezione dell’utente della piattaforma, al fine di riconoscere un ruolo attivo al provider.
Il caso delle finte Louboutin e il ruolo del venditore online
La Maison Louboutin, nota azienda di scarpe, ha intentato un’azione legale contro Amazon a causa di alcuni annunci di venditori riguardanti scarpe con suole rosse. Louboutin sosteneva che questi prodotti violavano il suo marchio “suola rossa” identificativo delle sue scarpe con una suola rossa di colore rosso (codice 18.1663TP nella scala dei colori Pantone).
Secondo Louboutin, la piattaforma di e-commerce di Amazon svolgeva un ruolo attivo nell’uso del marchio “suola rossa” poiché permetteva la visualizzazione degli annunci e aveva detenuto, spedito e consegnato i prodotti. Tuttavia, il gruppo di Bezos si è difesa sostenendo di essere semplicemente un gestore di un mercato online e di non essere responsabile per gli annunci di venditori terzi.
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La percezione dell’utente mediamente informato della piattaforma è stata stabilità come fattore determinante nella verifica della responsabilità del gestore da parte dei giudici europei. Questo è un cambiamento rispetto alla tesi tradizionale che esentava il gestore di una piattaforma online da responsabilità per l’uso di un marchio altrui da parte di venditori terzi.
La Corte di Giustizia ha stabilito che bisogna considerare se l’utente è in grado di accorgersi che le vendite sono gestite da soggetti estranei alla piattaforma e che la stessa non ne risponde. Se la piattaforma presenta le pubblicità in modo uniforme, offre servizi di stoccaggio e spedizione e accosta il suo marchio a quello del rivenditore, ciò può trarre in inganno il consumatore e renderla responsabile per l’uso illecito del marchio altrui.