I controlli del Fisco potrebbero colpirti se possiedi questo tipo di automobile. Di che cosa si tratta e come evitare sanzioni.
Quando si acquista un’auto il Fisco ne viene automaticamente a conoscenza perché ha accesso a diverse banche dati, tra cui quella della Motorizzazione civile. L’Agenzia delle Entrate mette quindi l’acquisto della vettura in relazione al reddito e al patrimonio del contribuente. Se risulta dai valori del reddito e del patrimonio che la persona non sarebbe teoricamente in grado di sostenere l’acquisto dell’auto il Fisco si insospettisce.
Nonostante al giorno d’oggi acquistare un’auto costosa sia alla portata di tutti, tra finanziamenti e pagamenti a rate, il Fisco continua a considerare determinate categorie di veicoli come un elemento fondamentale per stabilire la ricchezza del contribuente e di conseguenza l’automobile è un’indicatore utilizzato ai fini degli accertamenti fiscali. Per evitare di incappare in controlli e sanzioni bisogna considerare con attenzione che aiuto si possiede già o si vuole acquistare. Ci sono alcune categorie di veicoli, infatti, più soggetti ai controlli, vediamo quali.
Auto d’epoca, suv e fuoristrada: a rischio controlli da parte del Fisco
Non per forza bisogna possedere un auto lussuosa per far scattare i controlli del Fisco sul reddito. Tra le tipologie di vetture che finiscono in automatico nel mirino dell’Agenzia delle Entrate ci sono infatti:
- le automobili con potenza superiore ai 250 cavalli;
- i Suv;
- i fuoristrada;
- le auto storiche;
- le auto d’epoca.
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Il Fisco infatti non si insospettisce solamente quando il prezzo d’acquisto di un auto da parte del contribuente risulta sproporzionato rispetto al suo reddito. A far scattare i controlli concorrono anche le spese di mantenimento del veicolo: bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, carburante e parcheggio. Se c’è una sproporzione troppo grande tra reddito/patrimonio e spesa partono delle verifiche.
L’Agenzia delle Entrate può chiedere al contribuente di presentarsi presso gli uffici competenti per chiarire da dove derivano le disponibilità economiche che gli hanno permetto di acquistare un’automobile che non può teoricamente permettersi. Il contribuente che non ha evaso il pagamento delle tasse può dal canto suo difendersi dimostrando da dove derivino i soldi per l’acquisto e il mantenimento del mezzo.
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Il Fisco potrebbe infatti non essere a conoscenza di redditi esenti da imposizione fiscale, come quelli derivanti da un risarcimento danni o da una prestazione di invalidità. Oppure i redditi derivanti da una donazione da parte di familiari. Potrebbero, essere, anche redditi con ritenuta alla fonte come eredità o vincite al gioco o, infine, derivare da una vendita di altri beni.