La compilazione del modulo per ottenere il proprio valore ISEE è diventata fondamentale per usufruire di una vasta gamma di bonus previsti nella Manovra 2023 ma commettere errori può portarti a dover pagare una multa anche molto salata.
Una quantità sempre maggiore di bonus e agevolazioni fiscali per famiglie e cittadini passa attraverso l’applicazione del proprio valore ISEE. Si tratta di un calcolo che si trasforma nel cosiddetto Indicatore della Situazione Economica Equivalente ed è il sistema con cui vengono messe a confronto le situazioni economiche di tutte le famiglie. Questa la definizione che si ritrova anche sul sito ufficiale dell’INPS. Sullo stesso sito dell’ente di previdenza nazionale è disponibile anche un foglio con le istruzioni per compilare il modulo che poi può originare proprio il valore ISEE, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica o DSU.
Il valore ISEE prende per esempio in esame il numero di persone presenti nel nucleo familiare assegnando un punteggio a una serie di situazioni proprio perché il valore sia il più giusto possibile. Ma dato che la compilazione avviene a partire da una serie di dati che vengono inseriti manualmente c’è sempre la possibilità che vengono commessi degli errori. Questo è ciò che può succedere e soprattutto come risolvere una questione di ISEE sbagliato per evitare che gli errori si trasformino in una multa.
Gli errori nel modulo ISEE costano cari
Dato che il calcolo del valore ISEE parte dalla dichiarazione DSU è sulla dichiarazione che occorre prestare assoluta attenzione. La compilazione errata o incompleta della dichiarazione comporta una comunicazione da parte dell’INPS che richiederà un nuovo modulo per correggere quanto è risultato anomalo.
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C’è quindi spazio di manovra per poter correggere eventualmente anche una dichiarazione che, magari a causa di una svista, non è corretta o completa. Per farlo, quindi per correggere il modulo DSU e poi il valore ISEE, si può compilare un nuovo modulo oppure richiedere il modulo integrativo FC3.
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Nel caso in cui però la comunicazione da parte dell’INPS venga ignorata scattano allora le sanzioni e i controlli da parte di Agenzia delle Entrate per stabilire se ci sia stata indebita percezione di denaro da parte del contribuente. La conseguenza principale è che l’eventuale bonus elargito viene immediatamente sospeso e può essere richiesta l’intera somma percepita o la differenza in caso si sia goduto di una riduzione di una qualche imposta.