Importante novità per i docenti precari. Arrivato un importante decreto che permette di incassare misure di sostegno
In arrivo novità sul fronte della scuola per i docenti precari. Infatti, è stato approvato un importante decreto a favore dei docenti precari. Si tratta della grande platea di docenti che ogni anno lavorano subentrando come supplenti e sopperendo in tal modo alla sufficiente quota di docenti di ruolo necessaria al sistema scolastico italiano.
Scuola, buone notizie per i docenti precari dal prossimo anno scolastico
Il provvedimento in oggetto è il decreto legge “Salva-infrazioni”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno scorso che prevede tra gli altri provvedimenti quello importante per i docenti precari. Infatti, dal prossimo anno scolastico viene risolta una diatriba che dura da diverso tempo in merito ai supplenti.
A partire dall’anno scolastico 2023/2024 tutti i docenti precari avranno diritto, al pari dei docenti di ruolo, alla carta docenti. Si tratta di un importante notizia per gli insegnanti precari in quanto la carta permette di effettuare acquisti fino 500 euro annui per tutto ciò che riguarda l’aggiornamento e la formazione.
Si tratta di 83.000 docenti circa coinvolti in questa situazione per una spesa totale da parte dello Stato di 41.983.500. Inoltre, i docenti possono anche recuperare quanto perso negli anni precedenti. Infatti, è possibile recuperare le cifre relative alla carta docenti degli anni in cui si è consumato il rapporto di lavoro precario.
Gli arretrati, però, potranno essere corrisposti solo per effetto di ricorsi presso i tribunali di competenza. I ricorsi riguardano gli anni di supplenza breve o fino al 30 giugno a partire dall’anno 2016, ossia da quando esiste la carta del docente. Quindi, in sintesi, tutti in docenti che riceveranno una supplenza breve o fino al 30 giugno a partire dal 1 settembre 2023 avranno diritto alla carta del docente in automatico. Per quanto riguarda invece gli anni precedenti sarà necessario inoltrare un ricorso presso il tribunale di competenza e ottenere, così, gli arretrati dall’anno 2016 in avanti. Si tratta di un passo avanti importante perché per diveris anni si è consumata ai danni dei docenti precari una diversa condizione di trattamento.