L’incidente di Casal Palocco ci fa interrogare sull’utilizzo dei social: legalmente il giovane poteva stare al volante?
Un ragazzo di 20 anni può guidare una Lamborghini Urus? È la domanda che si sono posti tutti quando si è diffusa la notizia di quel che è avvenuto in località Casal Palocco, a Roma, dove ha perso la vita un bambino di 5 anni mentre la sorellina è ancora in grave pericolo. Erano a bordo della smart con la mamma, travolti dalla supercar.
Le indagini sono in corso ma alcuni elementi sono certi. A bordo della Lamborghini presa a noleggio c’erano cinque persone del gruppo youtuber dei TheBorderline e al volante M.D.P. Al momento l’ipotesi più accreditata resta quella della pericolosa “sfida” sul web.
Incidente Casal Palocco, cosa sappiamo finora
Chiamate anche Challenge, si tratta di una specie di gara – come in questi casi anche molto pericolosa – tra i diversi influencer con il fine, ovviamente, di ottenere maggiore popolarità sui social. Un record da superare di quante ore i giovani riuscissero a restare a bordo, firmando il tutto. Infatti secondo le testimonianze dei residenti, molte scritte sui social, erano giorni che l’auto circolava in zona ad alta velocità.
Emergono anche dei dettagli agghiaccianti: dopo l’incidente, con il piccolo in condizioni disperate, qualcuno appartenete al gruppo continuava a filmare.
Tornando alla domanda inziale, il giovane poteva mettersi al volante? Secondo il Codice della Strada, se la patente è stata conseguita da almeno un anno. Dopo i primi dodici mesi infatti si possono guidare mezzi con potenza oltre i 55 kilowatt (75 cavalli) per tonnellata e fino a un massimo di 70 kilowatt di potenza complessiva per i veicoli di categoria M1 , ossia le auto di massimo 9 posti, conducente incluso.
La Lamborghini Urus ha 666 cavalli, pari a 490 kw. Se il giovane alla guida è patentato da oltre un anno gli possono essere contestati solo i reati per i quali si sta indagando, ossia l’omicidio stradale e la guida sotto effetto di cannabinoidi, senza escludere che novità possano emergere dalle verifiche dei magistrati.
Una prescrizione, importantissima, però, il Codice della Strada la pone: per altri due anni bisogna rispettare i limiti di velocità di 100 Km/h per le autostrade e di 90 Km/h per le strade extraurbane principali.