Anche per il 2023 che sta per arrivare ci sono tutta una serie di date e di scadenze che i contribuenti italiani devono necessariamente rispettare. Queste sono quelle più importanti per tutti i cittadini e le famiglie.
Per i contribuenti, l’anno viene spesso scandito da alcune date precise che possono fare una grandissima differenza soprattutto sul budget familiare. A partire da entro quando presentare la propria documentazione ISEE fino alle esenzioni per alcuni tributi, l’anno che arriva ha un calendario piuttosto fitto.
E, per chi non riesce a mettersi in regola entro i termini previsti dalla normativa vigente nel nostro Paese potrebbero esserci grossi problemi non risolvibili se non in minima parte. Per evitare di perdere ciò che ti spetta o che spetta alla tua famiglia questi sono i cerchietti rossi da aggiungere alle varie festività sul calendario per l’anno prossimo.
Tutte le date da ricordare e le scadenze 2023
Come per ogni anno, anche nel 2023 Agenzia delle Entrate e INPS hanno prestabilito una serie di scadenze entro le quali i cittadini interessati devono presentare la documentazione necessaria, per esempio, per usufruire di una serie di sgravi anche importanti. Particolarmente importante è ricordare che il mese di gennaio che comincerà tra poco è fondamentale avere le carte in regola per quello che riguarda il proprio ISEE.
Ti interesserà anche: Poste Italiane, buoni fruttiferi: cosa sono e come funzionano
Per chi rientra tra le categorie di cittadini e di famiglie che possono ancora usufruire del Reddito di Cittadinanza, per esempio, c’è da presentare proprio il modulo ISEE entro il 31 gennaio 2023 per poter fare richiesta del sussidio. Senza il rinnovo dell’ISEE non ci sarà nessun ulteriore accredito sulla Carta Reddito. Sempre il 31 gennaio occorre presentare l’autodichiarazione annuale di non possesso di apparecchio radiotelevisivo per evitare di pagare il canone. Nel caso del canone, se non si dovesse rientrare nei tempi del 31 gennaio c’è poi una seconda data da ricordare, il 30 giugno, per poter usufruire almeno dell’esonero dal pagamento della seconda parte del canone.
Ti interesserà anche: Mutuo a tasso fisso o variabile: quale conviene di più?
Il mese di febbraio, e nello specifico la fine di febbraio, riguarda invece le famiglie e i cittadini che percepiscono l’assegno unico. Nel caso dell’assegno unico se non viene presentato il modello ISEE per il 2023 non si sospende l’erogazione del sussidio ma viene erogato solo nella misura standard uguale per tutti senza l’eventuale maggiorazione dovute all’ISEE più basso. Presentando l’ISEE entro la fine di febbraio si avranno sempre gli assegni in regola. In caso contrario c’è tempo anche entro il 30 giugno per poter poi avere gli arretrati a partire dagli assegni di luglio in poi.