Nuovi calcoli che porteranno ad aumenti e tagli. L’Inps ha informato con un messaggio l’operazione in corso da marzo
L’assegno unico ha compiuto da poco tempo un anno dalla sua prima erogazione. Infatti il nuovo strumento di sostegno alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni è stato introdotto da gennaio 2022 con i primi pagamenti a partire da marzo. In questo primo anno l’ente di previdenza sociale, che si occupa delle pratiche di destinazione e delle erogazioni, ha dovuto affrontare un lavoro che riguarda milioni di persone.
Assegno unico, in arrivo nuovi calcoli: tagli e aumenti
Non sono mancate le difficoltà soprattutto nei casi in cui persistono cumuli di misure di sostegno. Ad esempio, nel caso del reddito di cittadinanza, spetta soltanto un’integrazione all’assegno unico ordinario. Durante quest’anno ci sono stati spesso dei nuovi conteggi e dei pagamenti integrativi perché non sempre i calcoli sono stati lineari.
Infatti, anche in queste ore l’Inps, con il messaggio numero 1947 ha informato che ci saranno delle compensazioni e dei tagli nei prossimi assegni. Infatti, a partire dal mese di marzo sono astati necessari dei calcoli dovuti principalmente alla dichiarazione sostitutiva unica per coloro che ha comportato una modifica rispetto a quella precedente.
Infatti, l’assegno unico e universale viene calcolato in relazione alla posizione patrimoniale Isee e può bastare un cambiamento per rendere necessario un nuovo calcolo con importi di assegno differente. Per effetto dei nuovi calcoli circa 500.000 famiglie riceveranno delle compensazioni oppure dei tagli. Le integrazioni ammontano a circa 272 euro mentre i tagli intorno ai 40 euro.
A motivazione principale del nuovo calcolo è legata alla dichiarazione Dsu. Tuttavia, esistono anche altre possibili motivazioni che hanno comportato un nuovo calcolo con compensazioni o tagli. Tra queste si annoverano le compensazioni da rivalutazioni arretrate non erogate nei mesi precedenti; ricalcoli che riguardano le famiglie nomerose; nuovi calcoli che riuardano i percettori del reddito di cittadinanza; cambio del calcolo relativo alla presenza di una disabilità nel nucleo familiare; conguagli riguardanti operazioni di rettifica dell’Isee 2022, nel caso siano state effettuate dai Centri di assistenza fiscaledopo il 31 dicembre 2022.