Il ministero dell’Istruzione ha fatto un annuncio molto importante di recente, che vedrà un cambiamento sostanziale per i titolo per l’insegnamento nelle scuole del nostro Paese. La sottosegretaria Frassinetti ne ha parlato in Commissione Cultura a domanda diretta dei colleghi del PD.
Una vera e propria svolta, quella che interesserà le persone desiderose di lavorare nella scuola, che dovranno vedersela con nuovi metodi di formazione e titoli per l’abilitazione all’insegnamento, come previsto dalla Commissione Europea, alla quale noi ci rifacciamo, essendo l’Italia uno degli Stati membri. Di questo ha parlato proprio la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti.
In ballo c’è un argomento di grande importanza, ovvero la formazione dei nuovi insegnanti, che dovrebbero essere circa 70.000, a partire dal 2024, ad essere formati, appunto seguendo le nuove regole indicate dalla UE. In cosa consistono e cosa prevedono? Frassinetti ne ha parlato rispondendo all’onorevole Manzi in Commissione, anche se la collega non è apparsa affatto soddisfatta dalle risposte ricevute, che ritiene “molto vaghe“.
Svolta per i titoli e le modalità con cui si procederà all’abilitazione all’insegnamento
A capo degli argomenti principali affrontati, il DPCM, nel quale dovranno essere contenute le norme proprio per la formazione degli insegnanti volta all’abilitazione, oltre al conseguimento di 60 CFU. Il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede infatti questo percorso formativo da attuare entro l’anno prossimo per 70.000 docenti.
“Il DPCM è in arrivo a seguito di un esteso dialogo con la Commissione Europea. Abbiamo realizzato un nuovo testo, concordato con il Ministero dell’Università e della Ricerca, che ora è sottoposto alle valutazioni definitive della stessa Commissione” ha detto Frassinetti, rispondendo ai quesiti esposti dalla capogruppo PD Irene Manzi.
“Al momento non è possibile entrare nei dettagli, poiché il testo, come già menzionato, deve essere prima validato nella sua nuova impostazione generale dalla Commissione Europea” ha tuttavia aggiunto la sottosegretaria all’Istruzione Frassinetti, di fatto annunciando l’arrivo del DPCM, ma non dando nessuna data nemmeno indicativa. L’unica certezza, è che entro il 2024 il progetto formativo dovrà partire, per rimanere in linea con il PNRR.