Il 2022 è stato un anno di ulteriori aumenti dei pagamenti elettronici in Italia. C’è già la data del sorpasso ai contanti
La pandemia è alle spalle ma un evento del genere è inevitabilmente uno spartiacque per diversi settori della vita umana. Infatti, tra i diversi campi in cui ha inciso c’è quello dei pagamenti. L’Italia fino alla pandemia era un paese restio a cambiare in tal senso.
Il contante era ancora nel pieno delle abitudini nonostante gli italiani fossero degli ottimi viaggiatori e all’estero in gran parte dei paesi occidentali si fa uso ormai già da tempo, per la maggior parte dei casi, dei pagamenti elettronici. Tuttavia, la pandemia ha costretto molti italiani a cambiare le abitudini. Il distacco dal contante è stato spinto dalle restrizioni sociali ed economiche dovute alla pandemia. Inoltre, c’è stata anche una spinta governativa grazie al cashback che ha incentivato i pagamenti con carta.
Dietro questa decisione c’è la spinta dell’unione europea verso un paese restio come l’Italia ad allinearsi agli altri paesi Ue. Lo scopo principale dell’Unione è far emergere i redditi fatturati combattendo l’evasione fiscale. Infatti l’evasione danneggia soprattutto i paesi con debito pubblico elevato come l’Italia condizionando anche le politiche di distribuzione dei fondi europei dell’Unione.
Tuttavia, la strada intrapresa a partire dal cashback di Stato in avanti sembra quella che si allinea al trend dei principali paesi occidentali. Infatti, secondo l’indagine di Confesercenti sui dati diffusi da Istat, Banca d’Italia nel 2022, i pagamenti con carte di credito o bancomat hanno superato quota 300 miliardi.
Un dato che in termini di crescita viaggia intorno al 20% rispetto al 2021 superando di circa 100 miliardi gli stessi pagamenti del 2020. Se il trend dovesse continuare così e crescere con l’attuale ritmo è già stata fissata una data per il sorpasso al contante.
Infatti, secondo le proiezioni di Confesercenti questa crescita potrebbe portare i pagamenti elettronici a superare quelli in contanti nel 2025. Inoltre, dall’analisi si evince che i pagamenti elettronici dei consumi saranno di 367 miliardi nel 2023 e i 529 miliardi nel 2025, mentre per i contanti ci sarebbe il calo da 769 a 387 miliardi di euro.