Come fare per diventare bagnino: quali sono i corsi da seguire, quali sono i brevetti e quanto bisogna spendere
L’estate è divertimento e relax e di conseguenza lavoro per alcune attività. Dove infatti ci sono persone in vacanze alla ricerca di qualche ora di spensieratezza, per tenere in piedi le strutture che garantiscono determinati servizi, ovviamente c’è bisogno di personale.
Pensiamo ad esempio ai lidi. Tra bar, ristorante, collaboratori per ogni tipo di mansione (tenere in ordine e pulite le spiagge e i solarium, ad esempio) c’è anche il bagnino. Parliamo di una figura indispensabile perché è sinonimo di sicurezza.
Per poter svolgere questa mansione bisogna essere qualificati, non basta solo saper nuotare ma è necessario avere il brevetto. Vediamo cosa fare per diventare bagnino visto che può essere una buona opportunità lavorativa.
Diventare bagnino non è così semplice come sembra e non basta saper nuotare e avere un fisico predisposto; occorre dunque avere una serie di prerequisiti necessari all’ottenimento dei brevetti e delle abilitazioni necessarie.
Innanzitutto bisogna godere di buona salute e non essere portatore di handicap in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Per conseguire l’attestato di bagnino di salvataggio è necessario seguire un corso di formazione a contenuto teorico e pratico.
Ad organizzarlo sono fa Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e la Federazione Italiana Nuoto (FIN). Durano circa 40 e hanno un costo che oscilla tra i 250 e i 270 euro. Solo al termine è possibile sostenere l’esame finale per l’ottenimento dell’abilitazione professionale.
Esistono anche alcune abilitazioni specifiche come il brevetto P che è valido solo in piscina, brevetto IP valido per le Acque Interne (laghi) e piscina, il brevetto MIP per il mare, le Acque Interne e la piscina. Come per la patente di guida, sono abilitazioni che hanno una scadenza. Dopo due anni, infatti, bisogna rinnovarli.
Considerando che a differenza dello scorso anno quest’anno il caldo tarda ad arrivare, le spiagge non sono ancora prese d’assalto e che dunque probabilmente alcune strutture potrebbero ancora cercare personale (oltre ai lidi, la figura del bagnino è richiesta anche in piscine, hotel, villaggi turistici, parchi acquatici), potrebbe essere una buona opportunità.