I buoni fruttiferi postali hanno una scadenza. Tuttavia in tanti si chiedono cosa accade ai risparmi
Poste italiane conserva gli strumenti finanziari tradizionali nonostante i progressi e la crescita costante che sta avendo la società a partecipazione statale. Infatti, i servizi di Poste Italiane Spa crescono sempre più e cercano di adattarsi sempre al meglio per una categoria di cittadini. Si tratta principalmente di piccoli risparmiatori e pensionati la fascia di persone alla quale Poste italiane indirizza particolarmente i suoi servizi.
Buoni fruttiferi, occhio alla scadenza se sono cartacei
Poste italiane, però, cerca di restare al passo migliorando i servizi nel campo finanziario e non solo e senza abbandonare gli strumenti tradizionali per i piccoli risparmiatori. Tra questi ci sono senza dubbio i buoni fruttiferi postali. Lo strumento è sempre utile e viene scelto dai piccoli risparmiatori perché permette di godere della garanzia statale in quanto prodotto di Poste Italiane.
Tuttavia, i buoni fruttiferi hanno una scadenza ed è importante non perdere di vista questa data. In particolare, i buoni fruttiferi vanno in prescrizione dopo 10 anni dalla scadenza. Ciò vuol dire che dopo questa fase non producono più interessi e non è possibile recuperare sia quelli già maturati sia il capitale iniziale investito.
Tuttavia, questo non riguarda tutti i casi. Ci sono delle eccezioni alla regola che permettono di recuperare il capitale investito e gli interessi. A regolamentare la prescrizione dei buoni fruttiferi postali è la legge n. 269/2003 all’articolo 6 che poi è stato convertito nella legge n. 326/2003. In merito alla prescrizione è opportuno ricordare che questa riguarda soltanto i buoni fruttiferi cartacei. Quelli dematerializzati, infatti, alla scadenza vengono rimborsato e non c’è il pericolo che possano andare in prescrizione.
Non tutte le risorse economiche raccolte con i buoni fruttiferi finiscono poi allo Stato. Infatti, i buoni emessi fino al 13 aprile 2001 finiscono nelle casse statali mentre quelli emessi dal 4 aprile 2001 vanno ad alimentare il Fondo per indennizzare i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.I base alla scaenza esitono due tipologie di buoni fruttiferi postali: i buoni ordinari della serie A1 con durata ventennale; i buoni a termine della serie AA1 con scadenza limitata.