La magistratura è il complesso di strutture attraverso le quali si esercita la funzione giudiziaria
Montesquieu definiva la funziona giudiziaria come il terzo potere dello Stato. Tale funzione viene esercitata in autonomia con la politica ed organizzata dal Csm, Consiglio superiore della magistratura presieduto dal Capo dello Stato in carica. Ad eseguire la funzione sono i magistrati. A seconda del ramo, poi, è possibile distinguere la magistratura civile, penale, amministrativa, militare, contabile.
Quanto guadagnano i magistrati
Il lavoro del magistrato è così molto impegnativo e di grande responsabilità. La figura classica è quella del giudice, ossia colui che deve valutare i capi di accusa e giudicare applicando ad essi le leggi in vigore. Tuttavia, nel caso della magistratura penale esiste anche un ruolo diverso, quello del pubblico ministero, pm, che ha il compito delicatissimo di individuare i reati. I pm in un processo penale rappresentano l’accusa.
Dato il compito molto delicato questo richiede elevate competenze tecniche. Inoltre, è necessario proteggere i giudici da eventuali tentativi di corruzione. Per queste motivazioni gli stipendi dei magistrati sono piuttosto importanti. Essi variano in base alla specializzazione e al ruolo. Tuttavia, in media i magistrati in Italia guadagnano circa 138.000 euro all’anno.
Quello dei magistrati, per i motivi sopra elencati è lo stipendio più alto della pubblica amministrazione. si tratta di circa 100.000 euro in più all’anno che corrispondono a circa o 9.800 euro al mese. Lo stipendio poi è distinto in varie voci. La base per tutti i magistrati è di 74.417 euro annui. A questa cifra va aggiunta l’indennità integrativa speciale del valore di 46.395; questa comprende a sua volta la Ria, ossia la Retribuzione Individuale di Anzianità, la tredicesima, l’indennità di vacanza contrattuale e l’elemento perequativo.
Per quanto riguarda i numeri, negli ultimi anni i magistrati sono cresciuti numericamente dell’8% passando da 10.195 a 11.011. Questo incremento si è registrato soprattutto negli anni più recenti andando controcorrente rispetto alla tendenza generale che ha visto ridurre fortemente il numero di dipendenti della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda l’età media, il 19,5% di essi ha almeno 60 anni.