Chiuse le lezioni, si svuotano le classi di scuola e si riempiono i luoghi di vacanza, ecco alcuni consigli su come pagarle vendendo i libri usati
Nella settimana a cavallo tra il 5 e il 12 giugno chiude, ufficialmente, l’anno scolastico 2022-2023. Il primo anno, dopo la pandemia da coronavirus covid-19, che alunni e studenti, di ogni ordine e grado, hanno passato per intero in presenza. E senza didattica a distanza. Avevamo davvero dimenticato come fosse trascorrere tutto l’anno tra i banchi di scuola. Erano un lontano ricordo i riti degli ultimi giorni di lezione tra divertimenti, ansia e lo scoppio di gioia finale.
Adesso per tutti gli studenti inizia il periodo più bello e più atteso dell’anno. Un periodo nel quale, come in pochi altri momenti della Vita, ci sono davanti tre mesi interi di vacanza. Senza scadenze, senza pensieri, senza preoccupazioni, senza interrogazioni. O almeno cosi dovrebbe essere per la maggior parte dei casi. E, a proposito di vacanze, si segnala già da questi giorni una grandissima ripresa del turismo, delle prenotazioni nei luoghi di villeggiatura, delle prime partenze e, perché no, delle iscrizioni ai centri estivi.
Scuola, come recuperare i soldi dei libri usati
Tutti fattori belli e piacevoli ma che, come ogni merce ha un costo di mercato. Uno dei lasciti principali della crisi economica nata dalla pandemia è, purtroppo, l’aumento, quasi indiscriminato, dei prezzi di ogni bene e servizio. Si calcola che mediamente la cifra stanziata nel 2019 per una vacanza è meno del 75% della cifra necessaria per lo stesso progetto nell’anno 2023. Non sarà facile quindi per molte famiglie e per molti studenti godere appieno delle meritate ferie e della giusta villeggiatura.
A meno che non si riesca a far entrare nelle tasche della famiglia, o in quelle personali dello studente, qualche incasso extra. Incasso extra che può arrivare sotto forma di lavoretto stagionale, incasso extra che può arrivare, anche vendendo i materiali usati durante l’anno scolastico. L’esempio classico sono i libri. Il bene principale dell’apprendimento che, purtroppo, per un malcostume tutto italiano, deve essere rinnovato per intero ogni anno con l’edizione più aggiornata.
Un fattore che obbliga studenti e famiglie a spese importanti. Per ovviare c’è sempre però la classica compravendita dei libri usati. Compravendita che si è arricchita, oltre ai classici mercatini fuori scuola, di siti e applicazioni che erogano lo stesso servizio tramite il pagamento di una piccola percentuale. Una delle più interessanti è Shopify. Una vera e propria libreria online, dove esporre i propri libri usati. Costo minimo, massima personalizzazione della bancarella virtuale e collegamento alle principali piattaforme da Libraccio a Marketplace di Facebook, passando per Comprovendo libri e Libreria Universitaria. Interessante.