In alcuni casi di incidenti stradali, è possibile attivare la procedura del risarcimento diretto: come funziona e quando è possibile.
Come stabilito dal Codice della Strada italiano, i veicoli a motore chi circolano su strada devono essere coperti dall’assicurazione RCA. Questa, difatti, copre eventuali danni provocati a cose o persone in caso di incidenti stradali.
In materia di sinistri, nel febbraio del 2007, è stato introdotto il risarcimento diretto. Una procedura che consente di avere il risarcimenti dei danni subiti in un incidente dalla propria compagnia senza la necessità di doversi rivolgere a quella della controparte.
In caso di incidenti stradali si attivano le procedure dell’assicurazione Rca, obbligatoria per tutti i veicoli a motore che circolano su strade pubbliche e che coprono eventuali danni a cose o persone. Dal 2007, attraverso la Legge Bersani, è stata introdotta la procedura del risarcimento diretto per i danni subiti che permette di non dover attendere o rivolgersi alla compagnia dell’altra vettura coinvolta nel sinistro. Una procedimento che, dunque, accelera le tempistiche.
Nel dettaglio, questo indennizzo viene calcolato con le procedure ordinarie che quantificano i danni subiti dai veicoli o dalle persone coinvolte. Il risarcimento diretto si attiva, come analizza il sito della compagnia Quixa, solo quando si verifica un sinistro tra due veicoli immatricolati in Italia (o nella Repubblica di San Marino o nello Stato del Vaticano) e che siano assicurati con compagnie italiane o con quelle estere che abbiano aderito alla procedura.
Inoltre, non tutti i danni possono essere risarciti con l’indennizzo diretto, ma solo i seguenti:
Per ricevere il risarcimento diretto, è necessario compilare il modello di constatazione amichevole, che poi va inoltrato o consegnato alla propria compagnia assicurativa. Il documento deve contenere tutte le informazioni utili sull’incidente e sui veicoli e deve essere firmato da entrambe le parti coinvolte. Se rispetta tutti i requisiti, l’agenzia provvederà all’erogazione del rimborso diretto entro 30 giorni.
La compagnia potrebbe anche richiedere l’ispezione del veicolo da parte di un perito esperto per la quantificazione dei danni. In caso di lesioni fisiche, invece, potrebbe essere richiesta una visita medica.
Se l’importo non viene ritenuto opportuno per i danni subiti, è possibile citare in giudizio la compagnia assicurativa o avviare le procedure di conciliazione o negoziazione assistita.