Una truffa di grandi proporzioni è stata sventata nei giorni scorsi a Napoli, grazie all’intervento della Guardia di Finanza: vediamo che cos’è successo.
Banconote false, da 20 e 50 euro, per un totale di circa 5 milioni di euro fasulli in circolazione Una sorta di Zecca criminale in attività da molto tempo e su cui finalmente le forze dell’ordine hanno messo le mani. Non si tratta della trama di un film poliziesco ma la è la realtà ed è successo a Napoli nei giorni scorsi.
È stata infatti scoperta una maxi organizzazione che ha falsificato diverse migliaia di banconote messe poi in circolo. Le indagini duravano ormai da oltre un anno e finalmente la Guardia di Finanza è stata in grado di sequestrare 1,9 milioni dei 5 che si stima siano in circolo. Vediamo nei dettagli questa storia.
Zecca criminale: cosa è successo a Napoli
Dieci persone sono indagate per associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate a seguito della maxi indagine che ha permesso agli inquirenti di recuperare parte dei 5 milioni di euro in banconote false in circolazione. La storia sembra aver al centro due individui di Napoli, ai vertici dell’organizzazione criminale e persone incaricate dei rapporti con il falsario. I due avrebbero poi curato anche la parte di commercializzazione delle banconote contraffatte tramite corrieri.
È stato proprio uno di questi corrieri a essere stato fermato dalla Guardia di Finanza mentre trasportava una fornitura di 37.804 banconote da 50 euro. Anche il falsario è stato quindi scoperto: si serviva di due locali per l’attività, una dimora privata adibita alle consegne delle banconote e un locale tipografia formalmente intestato alla figlia dove è stata rinvenuta tutta l’attrezzatura necessaria alla stampa delle banconote fasulle.
Nonostante i due personaggi ai vertici siano ad oggi indagati l’attività dell’organizzazione criminale sembra sia non sia fermata e le stime dicono che generi un guadagna per 750mila euro. Anzi, sembrerebbe che l’attività di stampa e commercializzazione di banconote false, dopo la recente indagine, abbia subito un accelerata. Il motivo sarebbe la perdita economica subito dall’organizzazione per il sequestro del denaro contraffatto da parte delle forze dell’ordine.