L’alluvione in Emilia Romagna ha lasciato tutta l’Italia senza fiato e in molti pensano ora a un’assicurazione contro terremoti e calamità del genere. Ecco quanto costa e come funziona nel dettaglio.
La tragedia dell’Emilia Romagna, con danni da miliardi di euro e ben 16 persone morte, ha scosso il nostro Paese, portando molti di noi a riflessioni su come cautelarci nel caso una simile esperienza possa toccarci. Ecco perché in molti stanno pensando di stipulare un’assicurazione per terremoti o alluvioni, così da non perdere proprio tutto e avere una tutela per evitare la perdita di tutti o buona parte dei nostri beni.
Le immagini sconcertanti del maggio scorso sono ancora sotto gli occhi di tutti, con intere città, in particolare Forlì, Faenza e le zone del Ravennate, messe in ginocchio e praticamente sommerse. Intere famiglie che hanno perso tutto, e che ora si trovano alle prese con la difficile ripresa. Ma come funziona, un’assicurazione pensata apposta per calamità di questo tipo?
Nella maggior parte dei casi, le compagnie assicurative propongono un’estensione dell’assicurazione sulla casa contro gli incendi, allargandola anche ai disastri naturali, permettendo così allo stipulante di poter essere coperto in tutto o in parte, nella malaugurata ipotesi che si trovasse in una situazione del genere.
Stando all’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, il costo medio per estendere una polizza di questo tipo è di circa 127 euro all’anno per casa. Queste assicurazioni CatNat (Catastrofi Naturali), coprono tutti i danni materiali diretti causati da alluvioni o terremoti, inclusi anche incendi o esplosioni causati da essi. Un modo intelligente per evitare di finire sul lastrico e perdere ciò che si è costruito in tanti anni.
E se può sembrare una scelta eccessiva, basti pensare ai dati sulle alluvioni in Italia di questi ultimi anni. Solo tra gennaio e settembre dell’anno scorso si sono registrate 61 alluvioni, mentre il numero diventa ancora più agghiacciante guardando anche agli anni passati. In totale nel nostro Paese, dal 2010 ad oggi, se ne sono contate 510.