Basta davvero poco per scoprire se spettano anche a te 7 mesi di arretrati. Ecco come fare per poterlo scoprire rapidamente
Ogni singolo centesimo che ci passa per le mani, in questo periodo storico, è da tenere in grande considerazione. Provare a risparmiare, è sempre più complesso. Ad oggi, grazie anche al caldo che sta per arrivare, il consumo di energia nelle case di italiani dovrebbe ridursi, ma a fronte comunque di un costo sempre elevato delle forniture energetiche.
Sapevi che l’Unione Europea ha tra l’altro introdotto nuove indicazioni sull’aumento del gas? È anche questo uno dei motivi per il quale lo Stato ha introdotto nuovi aiuti per le famiglie. Ogni soldo, quindi, è fondamentale, figuriamoci se qualcuno ha qualcosa ancora in pendenza da dover riscuotere. Sei anche tu uno di quelli che sta attendendo gli ormai famosi 7 mesi di arretrati? Ecco di cosa si tratta come, in poche mosse, puoi capire se ti spettano.
7 mesi di arretrati: ecco a chi spettano
Giorno dopo giorno, in Italia, si assiste a numerosi tentativi di truffa. Uno di questo è sicuramente legato alle bollette energetiche, che purtroppo sta mietendo numerose vittime, economicamente parlando. E allora, se qualcuno dovesse dirci che ci spettano 7 mesi di arretrati, sicuramente potremmo pensare che sia una vera e propria truffa. E invece no, arrivano finalmente gli arretrati per quanto riguarda i primi mesi del 2023. Ma a chi tocca questo conguaglio?
Come spesso tiene banco in Italia, uno dei temi più spinosi è quello relativo alle pensioni. Ogni mese, infatti, numerosi pensionati sperano che il proprio cedolino sia maggiore di quello precedente. Cosa che accadrà al mese di luglio, in quanto saranno corrisposti 7 mesi di arretrati nell’assegno. L’importo degli assegni varia a seconda degli anni e della quantità di contribuiti maturati nel corso del tempo da parte del lavoratore. Questi 7 mesi di arretrati colpiranno coloro che hanno la pensione minima. Lo Stato, infatti, ha definito una soglia minima di importo da dover corrispondere.
La soglia minima, di 525,38 euro, è stata ricalcolata e da inizio anno, ogni pensionato che riceve la pensione minima, avrà il conguaglio dei mesi precedenti, per arrivare alla soglia imposta dallo Stato. Si presume, quindi, che nel mese di luglio il cedolino sia notevolmente più corposo, e dal mese di luglio in poi l’assegno mensile sarà di già rettificato alla nuova soglia prevista. Per capire se spetta al singolo pensionato, va individuato il tipo di pensione che gli viene corrisposta. Le soglie di aumento variano a seconda dell’età del pensionato, ed arriveranno ad aumenti anche fino al 6,5 %, raggiungendo un valore in assegno di quasi 600 euro.