Quello che segnaliamo è un comportamento diffuso, ma decisamente inappropriato, un comportamento che può costare carissimo
La crisi economica in atto rallenta, ma è ancora attiva e pericolosa. Una crisi economica nata con l’esordio della pandemia da coronavirus covid-19, acuita dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina e consolidata dal ritorno dell’inflazione. Una crisi economica che ha obbligato i cittadini consumatori a cambiare tantissime abitudini. In particolare, a cercare, ovunque possibile, comportamenti in grado di ridurre i livelli di spesa e di impatto ambientale.
Non a caso nel triennio 2020-2023 sono nate diverse associazioni e gruppi di consumatori con lo scopo di condividere le spese ridondanti della spesa. Vere e proprie comunità, simili a quelle energetiche, in grado di massimizzare in una singola tornata di spesa al supermercato i costi per la benzina, per gli spostamenti di pesi e, perché no, di grandi quantità di prodotti. Un esempio tipico arriva dai pannolini per i neonati ma è un discorso a 360° gradi applicabile ad ogni bene di consumo.
Carrello del supermercato, cosa rischi portandolo via
Non è raro, quindi, vedere nei parcheggi dei supermercati italiani gruppi di pulmini circondati da carrelli delle spesa stracolmi di spesa e di genere alimentari e per la casa. Spesa che poi viene consegnata ai vari consumatori consorziati. Una scena familiare, frutto dei tempi che corrono ma, al tempo stesso, dell’ingegno e della volontà di fare fronte, in maniera collettiva, in mutuo soccorso, alla costante riduzione del potere di acquisto del proprio reddito.
Sempre nel contesto descritto non è raro assistere ad un altro fenomeno particolare e frutto del tempo attuale. La “processione” dei carrelli della spesa verso le abitazioni delle case adiacenti i supermercati. Un fenomeno prettamente urbano e cittadino, dove i punti vendita sono parte integrante del panorama di un quartiere. E dove i gruppi di acquisto condiviso sono particolarmente diffusi.
Ma il fenomeno del carrello viaggiante è un fenomeno che ne ha attivato un altro, meno virtuoso e particolarmente fastidioso. Parliamo del fenomeno del carrello della spesa sottratto al supermercato, e spesso, abbandonato in strada. Si tratta di un vero e proprio malvezzo che negli anni scorsi erano in animo solo in situazioni di disagio sociale e che oggi invece e diventato diffuso. Per porre fine a questo stato di cose le principali catene di supermercati hanno attivato tutta una serie di contromisure. La più drastica delle quali prevede il ricorso alle forze della Polizia Locale. Vigili urbani che, in diverse città, hanno l’autorizzazione ad elevare multe, fino ad un massimo di 500 euro, contestando il reato di carrello abbandonato. Segno dei tempi