Le scadenze fiscali entrano nel vivo, la campagna per la compilazione della dichiarazione è al termine e con essa emergono le date per i rimborsi del Modello 730
La Primavera è la stagione delle scadenze fiscali. Detto così sembra riduttivo, forse anche poco romantico. Ma è oggettivo che nel periodo a cavallo tra il 21 marzo ed il 21 giugno si muove una massa imponente di cittadini consumatori, di professionisti e di esperti del settore che movimentano milioni di operazioni. Il tutto prende le mosse dalla consegna della Certificazione Unica da parte del sostituto di imposta, il datore di lavoro, e a quel punto si aprono le danze.
Parte così la campagna per la dichiarazione dei redditi con i vari modelli fiscali messi a disposizione dell’Agenzia per le Entrate. Modelli ormai sempre più dialoganti con i vari database fiscali, modelli sempre più semplificati, modelli che assumono un valore decisivo per il funzionamento del Paese. La dichiarazione dei redditi, infatti, ha lo scopo di compensare gli eventuali minori incassi di tasse o in alternativa restituire al contribuente la parte pagata in eccesso. La colonna portante del bilancio dello Stato.
E qui entra in campo il Modello 730. Strumento che entra in vigore, ufficialmente, nell’anno fiscale 1993; a valle di un ampio progetto di semplificazione della gestione della dichiarazione dei redditi. Viene subito apprezzato tanto dai consumatori quanto dai dottori commercialisti. Nonostante a tendere ne limiti il giro di affari. Le cifre sono chiarissime, di 41 milioni di contribuenti ben 22 utilizzano il modello 730. Parliamo del 53% del totale e la tendenza alla crescita è costante.
Il Modello dell’Agenzia per le Entrate è apprezzato come detto soprattutto per la facilità, per la velocità di calcolo e soprattutto perché garantisce rimborsi sicuri e in tempi certi. Tempi certi che sono già disponibili anche per l’anno fiscale 2023. La massa dei rimborsi arriva con la busta paga di luglio. Condizione necessaria per entrare in questo periodo di attività è aver consegnato la dichiarazione entro il 31 maggio.
C’è però tempo fino al 20 giugno per ottenere il rimborso nella busta paga di agosto ed entro il 15 luglio per rientrare nei pagamenti di novembre. Da segnalare altre due. Chi presenta il Modello 730 entro il 31 agosto, ed è il caso di chi deve fare delle modifiche al primo invio, ottiene il rimborso tra ottobre e novembre. L’ultima data utile è il 30 settembre, ma per l’anno 2023 scala al 2 ottobre. Ci sono limiti e scadenze anche in ordine agli importi. Rimborsi superiori ai 1000 euro vanno in pagamento entro la fine dell’anno solare, mentre per rimborsi tra i 1100 ed i 4000 euro il pagamento slitta all’anno successivo