Alcuni malviventi hanno escogitato una nuova truffa ai danni degli ignari automobilisti: ecco di cosa si tratta e come evitarla.
Rimanere vittima di una truffa è divenuto ormai sempre più facile. Le tipologie di raggiri escogitati dai malviventi si moltiplicano e interessano sempre più settori. Tra i più colpiti, rientra sicuramente quello delle automobili.
Tantissime le truffe ai danni degli ignari automobilisti che ogni anno vengono denunciate alle forze dell’ordine. Proprio negli ultimi mesi, una nuova è stata scoperta dagli agenti della Polizia Locale di una città italiana ed avrebbe fatto già diverse “vittime”. Ma di cosa si tratta?
Napoli, nuova truffa per gli automobilisti: multe con Iban falso sul parabrezza
L’incubo di ogni automobilista è quello di tornare al proprio veicolo e trovare una multa sul parabrezza. Ma immaginate, se una volta pagata, scoprite di essere stati truffati perché si trattava di una finta sanzione, una truffa. È quello che è esattamente successo a diverse persone a Napoli negli scorsi mesi.
Alcuni delinquenti, difatti, come riporta l’agenzia Ansa, avrebbero prodotto dei finti verbali che hanno poi apposto su tante auto parcheggiate. I documenti sembravano praticamente autentici e riportavano la violazione commessa, l’importo, i termini di pagamento ed anche l’Iban a cui effettuare il versamento. Era proprio quest’ultimo ad essere falso, dato che non si trattava del codice alfanumerico del Comune del capoluogo partenopeo, ma di quello dei malviventi. Il malcapitato, dunque, trovata la multa, procedeva al pagamento, ma il denaro finiva direttamente ai truffatori.
Il raggiro è emerso quando alcuni automobilisti si sono recati presso il comando della Polizia Locale per contestare il verbale ricevuto per una sosta non consentita che prevedeva il pagamento di un importo di 41 euro, ridotto a 29,90 euro se pagata entro 5 giorni. Qui la sorpresa: Iban e multa falsi.
La Polizia Locale di Napoli, scrive Ansa, ha, dunque, raccomandato ai cittadini di prestare attenzione a questo tipo di raggiri controllando l’Iban del destinatario ed ha poi evidenziato la scaltrezza dei delinquenti che hanno escogitato questo metodo puntando anche ad un importo basso. Diversamente gli automobilisti avrebbero fatto ricorso, ma trattandosi di una cifra esigua (29 euro se pagata subito) magari avrebbero deciso di pagare nell’immediato.