Addio al Reddito di cittadinanza: le Regioni che sono contrarie all’abolizione prendono strade diverse rispetto al governo nazionale
Il Reddito di Cittadinanza è ancora oggi un tema molto dibattuto nelle stanze della politica e nella vita reale. Tante sono state le critiche in questi quattro anni di applicazione e non mancano polemiche adesso che la misura va verso le battute finali.
La Legge di Bilancio 2023 prevede un graduale spegnimento del sostegno a partire da luglio che, al netto delle truffe ai danni dello Stato e dunque di tutti, ha comunque dato aiuto a milioni di italiani che davvero necessitano del sostegno economico.
Addio al reddito di cittadinanza: le soluzioni proposte
Non tutte le Regioni però sono disposte a dire addio e si stanno muovendo in autonomia per garantire che uno strumento simile continui a esistere. Ricordiamo che comunque il Reddito sarà sostituito da un’altra misura, l’Assegno di Inclusione, ma potrà fare domanda solo un gruppo più ristretto di cittadini rispetto a come funziona l’attuale Reddito.
Del resto gli enti locali, in modo particolare i Comuni, conoscono bene qual è la situazione di alcuni cittadini, vivendola quotidianamente da vicino. Tra le istituzioni che si sono dette contrarie all’abolizione del Reddito c’è la Regione Campania insieme alla Toscana, la Puglia e il Comune di Roma.
Partono dal presupposto che la nuova misura, l’Assegno di Inclusione, non risolve il problema povertà, molto sentito in alcune zone del Paese. Così le suddette Regioni vogliono supportare quelli che poi saranno gli ex percettori con un’altra iniziativa utile a sopperire le difficoltà di chi non avrà accesso all’Assegno di Inclusione.
Ad esempio, la giunta comunale della capitale ha approvato tre bandi per un finanziamento di 240.000 euro per il periodo che va da maggio a dicembre 2023, soldi destinati ad ex percettori tagliati fuori dall’Assegno di Inclusione.
“OrientaMente”, “Ti aiuto io” e “Costruire percorsi” sono i nomi dei tre progetti di Roma (le modalità saranno poi specificate) a sostegno di chi perderà il Reddito. In Campania invece, con una petizione popolare come prevede l’articolo 16 dello statuto regionale, è stata presentata il Mir, Misura Integrativa Regionale.