Smart working, c’è la data dello stop: cosa accadrà dal 1° luglio

Tra poco più di un mese, scadrà il termine fissato per lo smart working nel nostro Paese: ecco cosa accadrà in caso di mancata proroga da parte del Governo.

Durante la pandemia Covid-19 in Italia si è diffuso molto rapidamente lo smart working, ossia una sorta di telelavoro che viene effettuato da remoto. Molte aziende, per via del coronavirus, hanno adottato il lavoro agile per molti dei propri dipendenti decidendo di proseguire con questa linea anche dopo la fine dell’emergenza.

Smart working novità scadenza 30 giugno
Lavoratore da remoto (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Lo smart working è stato numerose volte prorogato: ora la scadenza è fissata al 30 giugno e non è arrivato un nuovo rinvio o un intervento da parte dell’esecutivo sulla situazione. Cosa dovrebbe succedere in caso di mancata di proroga per i lavoratori?

Smart working, ancora nessuna proroga del Governo: cosa accade dopo il 30 giugno?

Non è ancora arrivata una proroga alla scadenza dello smart working in Italia, fissata dall’ultimo decreto al prossimo 30 giugno. Al momento, il lavoro agile nel nostro Paese, disciplinato dalla legge n. 81 del 2017, è valido sino al 30 giugno per i lavoratori fragili nel settore pubblico e privato, in caso di contagio da Covid-19, e per quei lavoratori di aziende private con figli sino ai 14 anni di età. Questa forma di lavoro da remoto, consente anche di avere un pari trattamento, non solo economico, rispetto a quello ordinario.

Governo valuta proroga smart working
La premier Giorgia Meloni (Instagram – giorgiameloni) – Vostrisoldi.it

Con la fine dello stato di emergenza, il Governo di Giorgia Meloni sta ora valutando, come riporta la redazione de Il Messaggero, come muoversi e se eventualmente stabilire una nuova proroga. Al momento, però, non sono arrivati interventi legislativi e si potrebbe andare verso un mancato rinvio. Cosa succede in questo caso? Senza proroghe, dal 1° luglio 2023, i beneficiari dello smart working, in linea generale, dovrebbero tornare al lavoro in presenza presso le aziende o gli uffici.

Smart working scadenza 30 giugno cosa accade
Lavoratore in smart working (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

A regolare, dunque, il lavoro agile rimarrebbero solo gli accordi stipulati tra il lavoratore e l’azienda, sempre secondo quanto stabilito dalla legge n. 81 del 2017.  Durante e nel post pandemia, molte imprese hanno deciso di adottare il lavoro agile, nella maggior parte dei casi per alcuni giorni della settimana alternandoli a quelli in presenza.

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