Il paese tedesco compie dei passi indietro in termini di andamento dell’economia. La locomotiva d’Europa accusa gli effetti dell’inflazione
La notizia era un po’ attesa perché anticipata dagli analisti. La Germania è in recessione tecnica. Il dato riguarda il primo trimestre del 2023, ossia da gennaio a marzo. La recessione significa che in questo trimestre la Germania ha speso più di ricchezza di quella prodotta. Alla base di questo dato c’è senza dubbio l’inflazione causata dalla crisi internazionale in Ucraina.
Germania in crisi eocnomica, prospettive per l’Europa
Infatti la crescita si è abbassata in tutti i paesi europei e non solo in Germania. Tuttavia, la prevista recessione di alcuni mesi fa per tuta l’area Euro è tecnicamente caduta poi soltanto sulle spalle della Germania. Le altre Nazioni, tuttavia, non hanno poi riscontrato questo dato ma la crescita stenta a decollare in tutta l’area.
L’inflazione innescata dalla crisi energetica con i prezzi che sono aumentati fortemente non poteva che frenare gli investimenti e, quindi, la crescita. A questo fattore si aggiunge l’aumento dei tassi di interesse, ossia del costo dell’euro. Infatti, per frenare l’inflazione la mossa tipica e più prudente è quella di alzare i tassi di interesse per frenare gli investimenti.
Lo scopo è quello di arrestare la reazione a catena innescata dall’aumento generalizzato dei prezzi. Ciò comporta. Però, anche un calo dei consumi. Per questo motivo la variazione dei tassi è uno strumento che va usato con moderazione e richiede del tempo in termini di mesi e mesi per raccoglierne i frutti.
Tuttavia, queste situazioni riguardano tutti i paesi dell’area Euro ma la Germania, che è sempre stata la locomotiva d’Europa sembra aver accusato il maggiore colpo dalle diverse conseguenze dovute al conflitto in Ucraina e non solo. La Germania ha il fabbisogno energetico più elevato d’Europa essendo il paese più industrializzato insieme all’Italia. Il fabbisogno di gas tedesco è di gran lunga maggiore di tutti i paesi Ue e ciò ha comportato uno sforzo maggiore per creare delle abbondanti riserve di gas.
A questo fattore si aggiunge la crisi delle materie prime per il settore automobilistico, di cui la Germania è leader in Europa e tra i principali produttori al mondo. Il settore trainante dell’economia tedesca è andato in crisi sia per le difficoltà di trovare materie prime sia perché l’inflazione riduce il potere di acquisto e crear incertezza. In questo scenario quello dell’auto è uno dei settori più sensibili alle crisi economiche.
Gli scenari futuri sono però poco rassicuranti perché la Germania fatica a trovare una soluzione soddisfacente alle risorse energetiche e potrebbe esternalizzare diverse produzioni. La crisi economica di una dell’economia più importante dell’Unione può condizionare l’intera Europa che è chiamata a fare delle scelte collettive nell’interesse della stabilità dell’Unione salvaguardando l’economia di ognuno dei paesi membri.