Evadere le tasse non è mai una buona scelta, anche perché ora farla franca è ancora più difficile. L’Agenzia delle Entrate, infatti, sfrutterà l’Intelligenza Artificiale per individuare gli evasori.
L’evoluzione tecnologica e i sistemi di Intelligenza Artificiale stanno ormai influenzando tanto gli aspetti della nostra vita quotidiana quanto il mondo delle delle istituzioni governative. Come quello dell’Agenzia delle Entrate, che da oggi comincerà a sfruttare metodologie predittive basate su algoritmi e IA per individuare chi non paga e quindi evade le tasse.
Nello svolgimento del processo di analisi verrà sempre garantito l’intervento umano e l’algoritmo avrà il compito di individuare le posizioni sospette comunque già rilevate in seguito ad un’analisi deterministica fatta da funzionari umani. Non vi sarà mai, dunque, un processo completamene automatizzato e non si creerà così alcun automatismo lesivo della sfera giuridica dei contribuenti. L’obiettivo, ovviamente, è quello di mettere un freno al dilagare dell’evasione fiscale spingendo i contribuenti fraudolenti a un adempimento preventivo.
Non tutte le informazioni in possesso all’Agenzia delle Entrate entreranno nel processo di analisi degli algoritmo. Verranno analizzati i dati dichiarativi, gli atti del Registro, i dati della fatturazione elettronica e dell’invio telematico dei corrispettivi e saranno esclusi, invece i dati giudiziari e tutte le altre informazioni connesse a dati sensibili come lo stato di nascita, o il totale delle proprie spese sanitarie: la privacy, dunque, verrà assolutamente garantita.
Come faranno gli algoritmi a individuare chi evade le tasse? Vi saranno quattro vie in cui verranno utilizzati i dati. L’Agenzia potrebbe, per esempio, effettuare un’elaborazione in cui si rileva il criterio di rischio per poi procedere a unificare il tutto con le informazioni presenti nelle altre banche dati a disposizione dell’Agenzia stessa. Una seconda modalità prevede invece il percorso all’inverso.
Ci sono altre due modalità. La terza, indicata dall’Agenzia, prevede di integrare i dati dell’archivio con tutte le informazioni presenti nelle altre banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per eseguire solo in un secondo momento le analisi approfondite sul criterio di rischio. Infine, come ultima strada, il sistema di intelligenza artificiale potrebbe ricercare gli evasori solamente utilizzando i dati dell’Archivio.