Molti docenti precari, attraverso il sindacato Anief, hanno presentato ricorso per avere accesso alla Carta Docente e ai relativi arretrati non percepiti.
Con la Legge 107/2016 è stata introdotta la Carta Docente, ossia una carta elettronica con un credito di 500 euro per gli insegnanti. Il credito può essere utilizzato per l’acquisto di libri, dispositivi tecnologici, abbonamenti a riviste o l’iscrizione a corsi di formazione.
La Carta è stata prevista solo per i docenti a tempo indeterminato, circostanza che ha fatto scattare la protesta dei precari ai quali non era stato fornito lo strumento. Per questa ragione, si è mosso l’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) che ha permesso ai precari di presentare ricorso. In molti hanno già ricevuto l’accredito delle somme.
Carta Docente, insegnante precaria vince il ricorso: accreditati anche gli arretrati
Da tempo, il sindacato Anief ha permesso a molti precari di presentare ricorso per ottenere la Carta Docente ed i relativi arretrati con la creazione di un sito ad hoc. Dopo i vari ricorsi presentati, a maggio dello scorso anno, sul punto si era espressa la Corte di Giustizia europea con l’Ordinanza n. 450/2022 ritenendo illegittimo il mancato diritto di accedere alla Carta Docente ai precari.
Molti giudici del nostro Paese si stanno allineando alla decisione della Corte di Giustizia Ue riconoscendo il credito ai docenti precari e tutti gli arretrati. Il bonus, difatti, era destinato solo agli insegnanti a tempo indeterminato.
In seguito alle sentenze, come scrive l’Anief sul proprio sito, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur) sta dando esecuzione agli accrediti, come già accaduto ad una precaria che si è vista arrivare sul proprio Portafoglio elettronico” i 3.500 euro riguardanti le sette annualità non conseguite.
Il ricorso della docente in questione è stato patrocinato gratuitamente dai legali del sindacato, come anche gli altri già passati in giudicato. Un commento è arrivato dal presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, il quale ha spiegato che anche gli altri precari, circa 2mila, che hanno vinto il ricorso, nelle prossime settimane, riceveranno le credenziali per accedere all’area personale e il bonus. Successivamente poi toccherà, conclude il presidente Pacifico, agli altri 9mila che sono in attesa di sentenza da parte del giudice.