Al decesso di un soggetto bisognerà, in alcuni casi specifici, presentare la dichiarazione di successione: cosa prevede l’Agenzia delle Entrate.
La legge italiana prevede che al decesso di un soggetto di una persona venga aperta la cosiddetta successione, l’istituto giuridico che disciplina il trasferimento dei beni posseduti dal de cuius agli eredi.
Le procedure da seguire per l’apertura della successione e per la presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione di successione sono regolate dal Fisco e dal Codice Civile. Questo relativamente anche a chi è incaricato ad aprirla ed i termini entro quando va fatto.
Al decesso di una persona, gli eredi sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate. Esistono delle tempistiche precise: essa va fatta pervenire entro e non oltre i 12 mesi dalla morte del soggetto. La successione prevede anche il pagamento di una tassa. In caso di mancato rispetto di questi termini si rischiano delle sanzioni.
La dichiarazione può essere presentata in via telematica, direttamente dal sito dell’Agenzia dell’Entrate, o presso la sede dell’Ente competente per territorio o, in alternativa, rivolgendosi ad un Caf (Centro Assistenza Fiscale). Ma chi dovrà presentarla? A rispondere al quesito è direttamente l’Agenzia delle Entrate che indica che sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione i seguenti soggetti:
Ovviamente, specifica sempre l’Agenzia, se più persone sono chiamate a presentare la domanda, è sufficiente presentarne una sola. Sono, invece, esenti dalla presentazione i parenti in linea retta o il coniuge del soggetto defunto che ricevono un’eredità con un valore non superiore a 100mila euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.