Anche chi non versa i contributi può accedere lo stesso alla pensione. Ecco cosa propone l’INPS a coloro che non hanno i 20 anni previsti.
Oggi si può andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi versati. Eppure, ci sono ancora molte persone che raggiungono questa età senza avere il numero di anni sufficienti di contribuzione. In questo caso, non hanno diritto a nessuna misura? Si tratta a volte di persone che ne hanno 15 o magari 18, e per poco non possono chiedere la pensione minima all’INPS. Come muoversi in questo caso?
Se mancano pochi anni e se ne ha la possibilità, si può pensare anche di versare la rimanenza come contributi volontari, in modo da poter accedere al trattamento. Va detto, tuttavia, che questi hanno dei costi piuttosto esosi, e si parla anche di 7.000 euro per un periodo di due anni, ad esempio. Esistono tuttavia delle alternative che si possono prendere in esame, e permettono di avere un sostegno mensile, anche se non si tratta di cifre enormi.
Pensione INPS, le possibilità per chi non ha versato i contributi
Per prima cosa, parliamo dell’assegno sociale. Una misura introdotta nel 1996 proprio dall’INPS e rivolta a coloro che si trovano in difficoltà economica e hanno un reddito molto basso. Per poterla richiedere bisogna avere dai 67 anni in su e avere un reddito non superiore ai 6.542,51 euro all’anno. L’importo erogato per il 2023 è stabilito in 503,27 euro per 13 mensilità, ma attenzione, poiché può essere revocato in ogni momento se non si hanno più i giusti requisiti.
Chi ha un reddito di poco più alto ma inferiore a 9.361 euro, può chiedere poi il futuro Assegno di Inclusione, che entrerà in vigore l’anno prossimo ed è conosciuto ora come pensione di cittadinanza. In questo caso è una misura temporanea, che dura 18 mesi rinnovabili per altri 12, e garantisce 630 euro al mese più 150 euro come contributo per l’affitto.
Infine, esistono altre misure che possono aiutare a pagare i conti a fine mese, come la carta risparmio spesa, che prenderà il via il prossimo luglio ed è destinata ai cittadini con un reddito inferiore ai 15.000 euro annui. L’importo massimo annuale sarà di 380 euro circa e potrà essere utilizzata per comprare i generi di prima necessità (alcolici esclusi).