IMU, come si può procedere se la casa è occupata in modo abusivo? Tutto quello che devi sapere su questo argomento
Con l’ordinanza della corte di Cassazione, la suprema Corte ha deciso di riportare l’attenzione sul presupposto impositivo dell’IMU. Si tratta certamente di un argomento molto importante che in tanti fanno fatica a capire, ma cerchiamo di spiegare in modo più semplice.
Se facciamo riferimento alla posizione della società per quanto riguarda l’applicabilità o la non applicabilità dell’IMU, la commissione competente ha deciso di dichiarare il presupposto impositivo costituito per il motivo per cui era stata erogata l’IMU.
Quello che sappiamo, è che la società ha deciso di provvedere a denunciare l’occupazione avvenuta all’Autorità: in questo modo, la società diventa proprietaria dell’immobile ma nella situazione in cui dovesse avvenire l’occupazione abusiva, il possesso si perde.
Dunque è in questo modo che si procede se la casa in questione viene occupata in modo abusivo. In ogni caso, non sussisteva il presupposto per l’applicazione dell’imposta di cui era stato chiesto il rimborso.
La Corte di Cassazione ha fatto notare che ai fini impositivi, l’esistenza di un titolo è rilevante al contrario di una detenzione materiale del bene.
Quando invece ci ritroviamo davanti ad un caso di comproprietà della casa, l’imposta è dovuta dal comproprietario stesso nei limiti della sua quota, però non deve assumere alcun rilievo l’esercizio eventuale. Questi sono principi che sono stati confermati dalla legge, dunque non è possibile provare a contrastarli in alcun modo.
Invece, se vogliamo riferirci all’occupazione abusiva, la Corte ha ritenuto irrilevante che fosse in atto un contenzioso che aveva ad oggetto una occupazione abusiva del terreno da parte di terzi.
La Corte ha affermato che il principio secondo cui l’occupazione abusiva di un a casa da parte di terzi non influenza l’obbligo del proprietario di corrispondere l’imposta, dunque in un certo senso è come se fosse un’arma a doppio taglio. Il concetto di possesso è riferito alla titolarità del diritto di proprietà ma anche degli altri diritti reali di godimento.