Acquistare una casa all’asta spesso è un affare ma può anche capitare di ritrovarsi un immobile in uno stato pietoso, zeppo di immobili da smaltire o magari anche di rifiuti. In quei casi, sai cosa fare?
Per chi cerca casa, le aste immobiliari rappresentano una piccola grande miniera d’oro dove ritrovare edifici, anche in ottimo stato, a prezzi davvero convenienti. Qualche volta però può capitare l’opposto. Può succedere, insomma, di trovarsi di fronte a una casa terribile, non solo perché bisognosa di interventi strutturali importanti: danni che tendenzialmente conosceresti se la stessi acquistando.
Frequenti, purtroppo, sono anche i casi in cui le abitazioni vendute all’asta nascondono al loro interno condizioni pietose come mobili dei vecchi proprietari abbandonati, rifiuti di ogni sorta lasciati in giro e sì, pure escrementi di animali randagi sparsi un po’ ovunque. Sfortunatamente, queste cose possono succedere quando un lasso di tempo lungo tra l’asta e l’acquisto si unisce a una mala gestione della pratica. Questo è esattamente quello che è successo a un malaugurato cittadino di Forlì.
La prima cosa per affrontare una situazione simile è sapere bene cosa dice la legge, che in questi casi è dalla nostra parte. Quando una casa viene venduta all’asta, infatti, deve essere consegnata libera, cioè sgombra da qualsiasi mobile o macchinario del precedente proprietario. Se così non fosse, sappi che non devi pagare assolutamente nulla: tutti i costi di smaltimento sono a carico della procedura e non del nuovo proprietario.
Se all’interno della casa sono ancora presenti oggetti o specialmente rifiuti, o peggio, puoi seguire due strade. Fare un reclamo al curatore inadempiente affinché, come previsto dalla legge, si occupi di liberarla e ripulirla oppure puoi anche provvedere spontaneamente allo sgombero, chiedendo però il rimborso di tutte le spese sostenute, che ti saranno dovute per legge.
Nel primo caso, l’istanza di reclamo contro il rifiuto di liberare l’immobile dovrà essere indirizzata direttamente al custode giudiziario, se invece volessi occupartene tu stesso dovrai allegare tutti gli scontrini e le ricevute delle spese effettuate per lo smaltimento di mobili e rifiuti insieme alla richiesta di rimborso. Sappi anche che se la spesa è esorbitante, per legge potresti anche chiedere il risarcimento dei danni, oltre alla restituzione del prezzo.