Il bosco verticale, i due palazzi di Milano nel quartiere Isola, fanno ormai parte dello skyline del capoluogo lombardo. Ma sapete quanto si paga di condominio? Una cifra assurda!
Inaugurati ormai quasi dieci anni fa, i due palazzi a torre nel quartiere Isola di Milano fanno ormai parte del paesaggio urbano della grande metropoli, e ogni giorno parecchie persone passano di lì per potersi immortalare con le strutture sullo sfondo. Si tratta di palazzi residenziali, con molte persone che ci vivono all’interno, e spesso ci si è domandati quanto costi abitarci, sia nel caso si intenda acquistare un immobile che semplicemente affittarlo.
Progettato da Boeri Studio, l’idea del progetto venne al suo titolare Stefano Boeri nel 2007, dopo un viaggio a Dubai. L’intenzione dell’architetto, quella di dare atto a una riforestazione metropolitana verso l’alto. Peculiarità delle due torri, infatti, è quella di avere più di duemila specie di piante, che danno proprio l’impressione di un bosco verticale, come da tutti è chiamato. A svelare quanto costi viverci dentro, un’inquilina, intervistata di recente.
La signora Simona, proprietaria di un appartamento nel bosco verticale, pochi giorni fa è stata raggiunta dalle telecamere del programma Tagadà di La7, e ha spiegato cosa vuol dire, anche in termini economici, vivere all’interno di questa vera e propria opera d’arte. Seppur un po’ imbarazzata, la donna ha detto all’inviato della trasmissione che i prezzi vanno dai 12.000 ai 15.000 euro al metro quadro, un costo già altissimo.
A tali cifre bisogna poi aggiungere quelle legate al condominio, che offre diversi servizi tra i quali la palestra e un servizio h24 di portierato. Le spese condominiali, ha spiegato Simona, si aggirano sui 1.000-1.200 euro al mese, che possono variare a seconda della metratura e del piano dove è situato l’immobile.
Per la signora il prezzo, come si usa dire, “vale la candela”: “È giusto…È un palazzo di nuova generazione, è tutto ecosostenibile. Chiaro mi renda conto che non è per tutti” ha tuttavia ammesso, a domanda della conduttrice che le domandava se fosse giusto pagare tali cifre in un momento in cui non si fa altro che parlare del caroaffitti.