Whatsapp è ancora una volta al centro delle polemiche. Questa volta si tratterebbe di una grave violazione della privacy dell’app attraverso l’attivazione di microfoni durante la notte. Sarà davvero così?
Whatsapp ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, e ad oggi è tra le app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo. Grazie alle sue innovative funzioni è apprezzata sia per utilizzo personale che per comunicazioni in campo professionale. La possibilità di chiamare, inviare messaggi vocali ed allegati, stikers e molto altro hanno reso WA un’app indispensabile.
Eppure nonostante i tanti aspetti positivi, la nota app è stata spesso criticata per aver leso la privacy dei suoi utenti, come? Con l’inserimento della spunta blu, della cancellazione dei messaggi, della notifica di abbandono dei gruppi e molto altro. Problematiche che con il tempo sono state risolte, oggi però emerge una nuova accusa: Whatsapp avrebbe accesso arbitrale a microfoni e fotocamere anche di notte, mentre non utilizziamo il nostro smartphone. Ecco come si è difesa l’app.
Whatsapp e le attività nascoste notturne
La notizia che Whatsapp accederebbe a fotocamera e microfono dei nostri dispositivi, di notte mentre non utilizziamo i nostri device, avrebbe scatenato il panico tra gli utenti. A denunciare il fatto un ingegnere informatico che ha notato strani movimenti nella sua Privacy Dashboard. Quest’ultimo è uno strumento di Google grazie al quale è possibile conoscere quali app hanno avuto accesso a microfono, fotocamera o altro.
La Privacy Dashboard dà la possibilità di conoscere anche l’ora di questi accessi, ed è proprio questo ad aver allertato l’ingegnere Foad Dabiri, che su Twitter ha pubblicato uno screenshot della sua PD, con strani accessi notturni effettuati proprio da Whatsapp, mentre l’ingegnere dormiva e non aveva utilizzato lo smartphone.
Dopo la condivisione dello screen si è scatenato il panico e sono subito intervenute Meta e Google per placare la situazione. Meta si è difesa pubblicando una breve dichiarazione nella quale parla di come sia presente un bug sui dispositivi Android che raccoglie in maniera errata informazioni sugli accessi alle componenti fondamentali dello smartphone. Notizia confermata anche da Google, che ha dichiarato di star lavorando al problema e che presto verrà risolto.