Residenza, se dichiari il falso per poter accedere ad agevolazioni e altre cose di questo tipo, cosa accade? Quali rischi si corrono?
Dichiarare una residenza falsa non è una cosa tanto innocua quanto può sembrare. Alcuni lo fanno pensando che non ci sia nulla di male, ma sappiamo tutti in fondo che non è così.
Inutile nasconderci dietro un dito: dichiarare una residenza falsa non è una cosa che viene fatta per noia, ma è una scelta ben specifica che si compie nel momento in cui si comprende che, vivere in un nucleo familiare particolare, non porta alcun beneficio.
Alcuni decidono di registrare una residenza diversa, magari anche ai figli maggiorenni che sono ancora in casa, per continuare ad ottenere diverse agevolazioni che con figli a carico che lavorano non è possibile ricevere.
La dichiarazione di residenza si verifica nel momento in cui una persona indica un luogo diverso in cui vive differente da quello in cui vive nella realtà. Come dicevamo, può succedere per ottenere determinati benefici.
La legge in merito dice che la residenza si può fissare nel luogo in cui più si preferisce, ma è importante che sia la stessa della dimora abituale, di certo non si può fare la residenza in un posto, in una città, dove non si vive.
La Cassazione invece pensa che dichiarare una residenza non veritiera può configurare il reato di falso ideologico, questo reato si verifica nel momento in cui una dichiarazione che viene resa ad un pubblico ufficiale. La sanzione che è prevista per un reato di questo tipo non è da poco, infatti ammonta a ben due anni.
Dunque, proprio per questo motivo, è molto importante stare attenti e non fare i furbi pensando di farla franca. Un reato di questo tipo è più grave di quello che si possa pensare. Se credete che una residenza diversa dalla vostra possa apportare davvero dei benefici alla vostra vita, la cosa ideale sarebbe trasferirsi per davvero in questo luogo.