L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su un dubbio relativo alle rate residue dei bonus edilizi per i beneficiari defunti e se queste possono essere trasferite agli eredi.
Anche per il 2023 sono stati introdotti o confermati alcuni bonus edilizi che permettono interventi di ristrutturazione ed efficientamento degli immobili. Lo scopo è quello di ammodernare il patrimonio immobiliare del nostro Paese migliorandone, appunto, l’efficienza energetica.
Queste agevolazioni fiscali sono rivolte ai proprietari o ai nudi proprietari degli edifici. Ma se quest’ultimo dovesse morire non avendo ancora usufruito di tutte le rate possono beneficiarne gli eredi? Una domanda a cui ha risposto direttamente L’Agenzia delle Entrate.
Bonus edilizi, cosa succede in caso di morte del beneficiario: la risposta dell’Agenzia delle Entrate
Durante l’anno in corso, sono stati confermati dal Governo una serie di bonus edilizi che permettono la ristrutturazione di immobili usufruendo di agevolazioni fiscali. Tra questi il bonus ristrutturazione o quello per eliminare le barriere architettoniche.
L’agevolazione viene concessa tramite una detrazione dall’Irpef delle spese sostenute che verrà suddivisa in diverse rate. Queste verranno erogate al beneficiario, ma cosa succede se quest’ultimo muore prima di aver usufruito di tutte le rate? Possono essere trasferite agli eredi? La risposta è arrivata dall’Agenzia delle Entrate sul sito Fisco Oggi.
In caso di morte del proprietario o nudo proprietario, secondo l’ente, l’erede ha la possibilità di portare in detrazione le rimanenti rate che non sono state erogate al de cuius. Questo, però, è possibile solo se l’erede ha anche la detenzione materiale e diretta dell’immobile su cui sono stati effettuati gli interventi di ristrutturazione. In caso contrario, quando per esempio il bene in eredità risulta essere locato o concesso in comodato, anche solo per un periodo dell’anno di riferimento, le rate non verranno concesse all’erede.
Nello specifico, il caso preso in esame era di un soggetto nudo proprietario di immobili con usufrutto totale ai genitori che avevano richiesto degli interventi per ristrutturare gli stabili usufruendo del bonus facciate. Il contribuente chiedeva se, in caso di morte dei genitori, le rate non usufruite potevano a lui essere trasferite anche se l’immobile era dato in locazione.