Ridurre i consumi non è l’unica strategia per ridurre la bolletta del gas, questa infatti potrebbe arrivare anche con zero consumi. Incredibile!
La crisi energetica ha spinto sempre più in alto il costo delle bollette di luce e gas. Molti consumatori lamentano di bollette triplicato e poco importa quale sia l’offerta scelta o i consumi domestici, le bollette del gas sono raddoppiate a tutti. Risparmiare è diventato un imperativo, informarsi sulle migliori offerte dei fornitori ed adottare stratagemmi validi per ridurre i consumi domestici sembra non bastare.
Se pensi che però consumare zero corrisponda a zero sulla bolletta ti sbagli di grosso. I costi che compongono la bolletta, come quella del gas, non sono mai solo da imputare al consumo effettivo di gas. Esistono numerosi fattori che influiscono sul prezzo totale in bolletta.
Bolletta del gas: i costi che la compongono
La fornitura del gas nelle nostre case comporta tutta una serie di costi che già da soli provocano un innalzamento del costo finale da pagare. Ma perché nonostante i consumi pari a zero la bolletta del gas non è pari a zero? Il motivo è da ricercare nei cosiddetti costi fissi, che vengono accrediti a prescindere dal consumo di gas. La prima voce è la cosiddetta spesa per il trasporto e la gestione del contatore, che ogni due mesi viene imputata al costo in bolletta.
Questa voce fa riferimento a tutti i servizi tecnici connessi alla nostra fornitura, ovvero i costi di trasmissione, distribuzione e misurazione del gas immesso nella rete di gasdotti nazionali. In questi costi vengono segnati anche quelli per affrontare la gestione del contatore. Tali quote crescono al crescere del numero di contatori presenti sul territorio e sullo scaglione di consumo di zona.
Anche le imposte e l’iva contribuiscono al valore finale della bolletta. Le imposte vengono calcolate in base al consumo finale dell’utente, l’iva invece rappresenta una quota fissa, presente anche con zero consumi. L’iva viene calcolata in caso di zero consumi, tenendo conto sugli oneri e sulla quota fissa registrati. In questi casi, quando il consumo di gas è pari a zero, la bolletta sarà di circa 10 euro, bimestrale, ottenendo un importo pari a circa 60 euro annuali. Un costo come evidenziato non pari a zero in quanto imputabile ai costi di gestione e trasporto, alle imposta e all’iva, voci queste che prescindono dal consumo effettivo di gas.