È in arrivo la carta acquisti per i generi di prima necessità, erogata ai nuclei familiari più bisognosi per fare la spesa. Esclusi i percettori di RdC.
Buo9ne notizie per i cittadini che si trovano in ristrettezze economiche: da luglio il governo renderà disponibili le tessere prepagate (dovrebbero essere Postepay), per chi non raggiunge i 15.000 Euro annui di ISEE. Si tratta di una misura, tuttavia, che non sarà disponibile per chi già usufruisce di un sostegno come Reddito di cittadinanza o NASPI. Inoltre, si tratta di una cifra che avrà un tetto massimo di utilizzo e non potrà essere utilizzata per tutti gli alimenti o bevande.
La carta acquisti potrà essere utilizzata in tutti i negozi di generi alimentari convenzionati, che potranno chiedere l’accreditamento al Masaf. Il totale massimo che si potrà usare è di 382,50 Euro all’anno, e nel caso i nuclei familiari interessati non ne usufruiranno, la rimanenza verrà suddivisa su quelli rimasti e che nei mesi precedenti hanno utilizzato la tessera.
Carta acquisti, come funzionerà e i beni alimentari che si potranno prendere durante la spesa
La tessera dovrà essere usata per l’acquisto solo dei beni necessari, quindi sarà vietato comprare vino o alcolici in generale con essa, pena la perdita del beneficio. Importante sarà poi la collaborazione tra INPS e Comuni, con questi ultimi che riceveranno un elenco con i nominativi delle persone che potranno accedere alla misura sulla base di tre requisiti fondamentali.
Saranno 1,3 milioni le tessere delle carte acquisti in tutto disponibili da suddividere tra le diverse municipalità, con queste ultime che si occuperanno di avvisare le famiglie interessate fornendo anche le modalità per il ritiro delle carte, che avverrà presumibilmente attraverso gli uffici postali.
Attenzione, però, perché se è vero che le carte acquisti saranno disponibili dal prossimo luglio, è anche vero che perdere la possibilità di utilizzarle è semplice: i beneficiari, infatti, una volta ricevutole, dovranno utilizzarle entro e non oltre il 15 settembre per la prima volta, bene l’esclusione dalla misura. Si tratta di una cifra di alcune decine di Euro al mese, ma che per alcune famiglie farà ugualmente la differenza.