Non tutti sanno che si può avere il rimborso del canone Rai. Ovviamente, bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Ecco quali.
Lo conosciamo come canone Rai, ma la somma che paghiamo mensilmente nella bolletta della luce è a tutti gli effetti una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo. La somma ammonta a 90 Euro annuali, suddivisi in 10 rate o 5 bimestrali aggiunte alla bolletta dell’energia elettrica. Il concetto è quello secondo il quale se si è titolari di un conto dell’elettricità, di conseguenza si è in possesso di una tv, ormai elettrodomestico presente in quasi tutte le case italiane.
Un nuovo concetto di pagare il canone voluto dal governo Renzi per combattere l’evasione imperante in materia, visto che ben pochi cittadini erano disposti a pagare senza batter ciglio il bollettino previsto. Eppure, ci sono modi per ottenere il rimborso di questa tassa, e con metodi assolutamente legali. Ecco cosa si deve fare.
Rimborso canone Rai: i casi in cui poterlo ottenere e il requisito fondamentale da avere
Ci sono alcuni casi in cui i cittadini o le persone residenti sul suolo italiano non sono tenuti al pagamento del canone. Questo vale, ad esempio per le forze armate della Nato, o per i diplomatici e e i militari nelle zone comuni come caserme. Inoltre, anche i cittadini over 75 hanno diritto all’esenzione, se in possesso di un reddito ISEE annuale non superiore a 6.713,98 Euro e ha presentato appropriata dichiarazione sostitutiva.
Non solo, ma il rimborso spetta anche nel caso si sia effettuato per errore un doppio pagamento o anche se effettivamente la persona non ha alcuna televisione in casa, e di conseguenza non è tenuta a a pagarne la relativa tassa. Questo va comunicato con un modulo da inviare all’Agenzia delle Entrate a questo indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
Se la domanda perviene online, verrà rilasciata una ricevuta elettronica attestante la richiesta, mentre nel caso di invio di raccomandata, sarà la data del timbro a fare fede. I gestori dell’energia elettrica dovranno, a questo punto, entro 45 giorni, fornire il rimborso.
